Papa Pio II | |
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Cristofano dell'Altissimo, Ritratto di Pio II, XVI secolo, Kunstmuseum Basel, Basilea | |
210º papa della Chiesa cattolica | |
Elezione | 19 agosto 1458 |
Incoronazione | 3 settembre 1458 |
Fine pontificato | 14 agosto 1464 (5 anni e 361 giorni) |
Cardinali creati | vedi Concistori di papa Pio II |
Predecessore | papa Callisto III |
Successore | papa Paolo II |
Nome | Enea Silvio Bartolomeo Piccolomini |
Nascita | Corsignano, 18 ottobre 1405 |
Ordinazione sacerdotale | 4 marzo 1447 |
Nomina a vescovo | 19 aprile 1447 da papa Niccolò V |
Consacrazione a vescovo | 15 agosto 1447 dal cardinale Juan de Carvajal |
Creazione a cardinale | 17 dicembre 1456 da papa Callisto III |
Morte | Ancona, 14 agosto 1464 (58 anni) |
Sepoltura | Basilica di Sant'Andrea della Valle |
«Aeneam reicite, Pium recipite!»
«Rifiutate Enea, accogliete Pio!»
Pio II, nato Enea Silvio Bartolomeo Piccolomini (Corsignano, 18 ottobre 1405 – Ancona, 14 agosto 1464), è stato il 210º papa della Chiesa cattolica dal 1458 alla morte.
Considerato uno dei pontefici più significativi del XV secolo[1][2][3][4] per via delle sue doti diplomatiche, dell'alta dignità del magistero pontificio e per la sua energia espressa nella difesa della cristianità dalla minaccia turca rappresentata da Maometto II, Pio II fu anche uno dei più importanti umanisti della sua epoca per via della sua profonda conoscenza della cultura classica e della sua abilità nel saper cogliere gli aspetti fondamentali dei generi letterari del mondo latino e greco. Autore dei celebri Commentarii, ricalcati sul modello cesariano, in cui narra in terza persona la propria vita, Pio II fu il fondatore della città di Pienza e un indefesso sostenitore della supremazia papale contro ogni forma di conciliarismo, dando così una forte impronta autocratica all'istituzione pontificia e ricusando così totalmente il suo medesimo passato di fautore di una limitazione dei poteri del sommo pontefice. Per i suoi scritti giovanili filoconciliari, per più di tre secoli il suo nome è stato incluso nell'Indice dei libri proibiti.