Paul Barras | |
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Membro del Direttorio della Prima Repubblica Francese | |
Durata mandato | 31 ottobre 1795 – 10 novembre 1799 |
Predecessore | Jean-Joseph-Victor Genissieu (Convenzione nazionale) |
Successore | Napoleone Bonaparte (Consolato) |
Coalizione | Montagnardi (fino al 1794) Pianura |
Presidente della Convenzione nazionale della Prima Repubblica Francese | |
Durata mandato | 4 febbraio 1795 – 19 febbraio 1795 |
Predecessore | Stanislas Joseph François Xavier Rovère |
Successore | François Louis Bourdon |
Deputato di Var | |
Durata mandato | 1792 – 1794 |
Dati generali | |
Partito politico | Giacobini (1790-1794) Termidoriani (1794-1799) |
Titolo di studio | scuola militare |
Professione | militare, politico |
Firma |
Paul Barras | |
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Visconte di Barras | |
In carica | ? – 1829 |
Nome completo | Paul François Jean Nicolas de Barras |
Trattamento | Sua Eccellenza |
Altri titoli | Direttore di Francia |
Nascita | Fox-Amphoux, 30 giugno 1755 |
Morte | Chaillot, Parigi, 29 gennaio 1829 (73 anni) |
Luogo di sepoltura | Cimitero di Père-Lachaise, Parigi |
Dinastia | Barras |
Padre | François de Barras de Cluman |
Madre | Elisabeth Pourcelly |
Coniuge | Marie-Pélagie Templier (separato) |
Figli | un figlio morto piccolo (da Teresa Cabarrus) |
Motto | "Vaillance de Barras" |
Il visconte Paul François Jean Nicolas de Barras, noto semplicemente come Paul Barras (Fox-Amphoux, 30 giugno 1755 – Chaillot, 29 gennaio 1829), è stato un politico, generale e rivoluzionario francese, attivo durante la Rivoluzione, leader dei Termidoriani tra luglio 1794 e il 1795 e principale capo del Direttorio che governò il paese nel periodo 1795-1799, quando fu estromesso da Napoleone. Come Talleyrand, Sieyès e Fouché, ma in misura minore, è considerato uno dei principali esponenti del trasformismo e del realismo politico del periodo.
Barras fu uno dei principali artefici della congiura che portò alla caduta di Robespierre e alla fine del Regime del Terrore, a cui comunque era stato organico come rappresentante in missione. Ebbe fama di essere un politico corrotto ma abile, e represse poi le rivolte popolari giacobine e royalistes contro la Repubblica moderata; fu destituito dal colpo di Stato del 18 brumaio, che portò al potere il Consolato del suo ex collaboratore stretto Napoleone Bonaparte, che lo mandò in esilio, costringendolo in seguito a ritirarsi a vita privata durante il Primo Impero francese. Durante la Restaurazione fu uno dei pochi Convenzionali "regicidi" del 1793 a non essere esiliato, ma visse confinato nei pressi di Parigi e dimenticato fino alla sua morte avvenuta nel 1829.