Paul Romer | |
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Romer nel 2005 | |
Capo economista della Banca Mondiale | |
Durata mandato | ottobre 2016 – 24 gennaio 2018 |
Presidente | Jim Yong Kim |
Predecessore | Kaushik Basu |
Successore | Shanta Devarajan |
Dati generali | |
Università | Università di Chicago Massachusetts Institute of Technology Queen's University |
Paul Michael Romer (Denver, 7 novembre 1955) è un economista e imprenditore statunitense, ex capo economista della Banca Mondiale[1][2] e Premio Nobel per l'Economia 2018 (condiviso con William Nordhaus) "per i suoi studi sull'integrazione tra le innovazioni tecnologiche nell'analisi macroeconomica di lungo periodo"[3][4] e per "avere sviluppato metodi che affrontano alcune delle sfide fondamentali e più urgenti del nostro tempo: combinare la crescita sostenibile a lungo termine dell'economia globale con il benessere della popolazione del pianeta".[5] Ha anche coniato il termine "mathiness", che descrive come uso improprio della matematica nella ricerca economica.
Professore di economia al Boston College,[6] Romer è stato in precedenza professore all' Università di New York, all'Università di Chicago, all'Università della California, Berkeley, all'Università di Stanford (Graduate School of Business)[7] e all'Università di Rochester.[8][9] Inoltre, è stato ricercatore presso il National Bureau of Economic Research, il Center for International Development di Stanford, lo Stanford Institute for Economic Policy Research, la Hoover Institution, nonché membro dell'American Academy of Arts and Sciences e del Center for Global Development.[8][10]
Il lavoro più importante di Romer è nel campo della crescita economica e ha dato importanti contributi allo sviluppo della teoria della crescita endogena. È stato nominato una delle 25 persone più influenti d'America dalla rivista Time nel 1997,[11] ed è stato insignito del Premio Horst Claus Recktenwald per l'economia nel 2002. Nel 2015 ha ricevuto il John R. Commons Award, assegnato dalla società economica Omicron Delta Epsilon.[12]