La pena di morte negli Stati Uniti d'America è argomento controverso e dibattuto. Gli Stati Uniti d'America sono attualmente uno dei 55 Stati del mondo, in cui è prevista l'applicazione della pena capitale, mentre in 120 dei circa 200 stati del mondo questa pena è stata abolita.[1]
Gli Stati degli Stati Uniti d'America appartengono ancora oggi alla categoria dei paesi dove la pena di morte è applicata come metodo di punizione legale dal sistema giuridico, poiché non hanno mai applicato la risoluzione dell'Assemblea Generale dell'ONU sulla moratoria universale della pena di morte del 2007.
Il metodo di esecuzione più utilizzato fino al XIX secolo era l'impiccagione in piazza, vista allora come un modo per dare l'esempio alla comunità. Nel corso dell'XIX secolo la corrente illuminista, che trovò consensi anche tra gli intellettuali e politici del periodo (Rush, Franklin, Jefferson, Adams), portò avanti la tesi abolizionista e restrittiva del numero dei crimini punibili, che portò gli Stati del Michigan, del Wisconsin e di Rhode Island all'abolizione definitiva. Nel corso del tempo il consenso alla pena di morte diminuì radicalmente e con esso il numero di esecuzioni effettuate. Tutto questo fino alla fine degli anni '70, durante i quali l'opinione pubblica e la classe politica cambiarono atteggiamento, portando il paese a essere ancora oggi uno dei massimi sostenitori della pena capitale. Il governo Federale prevede l'utilizzo della pena capitale mentre per le forze armate l'ultima esecuzione risale al 1976.
I crimini punibili con la pena capitale sono previsti a livello federale, tra di essi vi sono: alto tradimento; omicidio; spionaggio o favoreggiamento nella circolazione di informazioni che danneggiano il sistema di sicurezza nazionale; omicidio di agenti federali, poliziotti, militari, pompieri; atti o favoreggiamento di terrorismo. In alcuni particolari stati la pena di morte è applicabile anche per reati come l'omicidio premeditato, il traffico di droga, l'omicidio a seguito di stupro o tortura della vittima, l'omicidio di minorenni, l'abuso sessuale di minori recidivo. Al 2024 ci sono 23 Stati e due territori abolizionisti, uno che la mantiene per crimini eccezionali, 12 in moratoria dichiarata o di fatto, e 15 che eseguono condanne.