Pescantina comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Provincia | Verona |
Amministrazione | |
Sindaco | Aldo Vangi (centro-destra) dal 24-6-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 45°29′N 10°52′E |
Altitudine | 80 m s.l.m. |
Superficie | 19,73 km² |
Abitanti | 17 261[2] (31-12-2020) |
Densità | 874,86 ab./km² |
Frazioni | Arcé, Balconi, Ospedaletto, Santa Lucia, Settimo[1] |
Comuni confinanti | Bussolengo, Pastrengo, San Pietro in Cariano, Sant'Ambrogio di Valpolicella, Verona |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 37026 |
Prefisso | 045 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 023058 |
Cod. catastale | G481 |
Targa | VR |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 324 GG[4] |
Nome abitanti | pescantinesi |
Patrono | san Lorenzo |
Giorno festivo | 10 agosto |
Cartografia | |
Posizione del comune di Pescantina all'interno della provincia di Verona | |
Sito istituzionale | |
Pescantina (Pescantìna in veneto[5]) è un comune italiano di 17 261 abitanti della provincia di Verona in Veneto. Situata in Valpolicella a circa 12 chilometri da Verona, il suo territorio si può definire di pianura pedemontana, con un'altezza media di 80 m s.l.m. Il comune confina a nord con San Pietro in Cariano, a est con Verona, a ovest con Pastrengo, a nord ovest con Sant'Ambrogio di Valpolicella, a sud con Bussolengo con il fiume Adige a segnare il confine. Pescantina si compone delle frazioni di Arcé, Balconi, Ospedaletto, Santa Lucia, Settimo e Domegliara.
Le origini del paese si perdono in tempi remoti. La costruzione della Via Claudia Augusta ha portato questa terra verso la definitiva romanizzazione. Secondo gli storici Procopio di Cesarea e Claudiano qui si sarebbe svolta anche la battaglia tra le milizie di Stilicone, generale di Onorio, e i Visigoti di Alarico. Nel Medioevo i villaggi di Arcé, S. Lucia (Pulio), Settimo e Pescantina risultano inseriti nella vallis provinianensis, una delle due zone in cui era diviso il territorio della Valpolicella. È quasi certo che solo ad Arcé fosse sorto un castello. Col passaggio sotto il dominio veneziano, Pescantina entrò a far parte del Vicariato della Valpolicella, sorretto da un proprio statuto e con sede a San Pietro in Cariano. Sotto il dominio veneziano, caratterizzato da una duratura "tranquillità sociale", si svilupparono in notevole misura le attività legate al commercio sul fiume Adige. Per un paio di secoli e più Pescantina fu uno dei perni della navigazione atesina e godette di particolare benessere. Durante le Pasque veronesi, nel 1797, gli abitanti di Pescantina bloccarono l'avanzata delle truppe francesi, rifiutandosi di cedere le barche per attraversare il fiume Adige. I conflitti mondiali del XX secolo chiesero il sacrificio di numerosi giovani del paese. Il loro nome è inciso sui monumenti ai Caduti in piazza San Rocco e a Settimo. Terminata la seconda guerra mondiale, il paese fu l'approdo di quanti, dopo l'internamento nei campi nazisti, riuscirono a ritornare in Patria. Dagli anni 1980 in poi si è assistito a una rapida crescita della popolazione e, in campo economico, del settore terziario. Anche il settore primario riveste un'importanza notevole per il paese, in particolar modo per quanto riguarda la coltivazione della vite e delle pesche.