Peseta spagnola fuori corso | |||
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Nome locale | Peseta | ||
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Codice ISO 4217 | ESP | ||
Stati | Prima repubblica spagnola Regno di Spagna Seconda repubblica spagnola Spagna franchista Regno di Spagna Andorra | ||
Simbolo | Pts o ₧ | ||
Monete | 1, 2, 5, 10, 25, 50, 100, 200, 500, 1000, 2000 ₧ | ||
Banconote | 200, 500, 1000, 2000, 5000, 10.000 ₧ | ||
Entità emittente | Banco de España | ||
Periodo di circolazione | 19 ottobre 1868 - 28 febbraio 2002[1] | ||
Sostituita da | Euro dal 1º gennaio 2002 | ||
Tasso di cambio | 1 EUR = 166,386 ESP (31 dicembre 1998) | ||
Lista valute ISO 4217 - Progetto Numismatica | |||
La peseta è stata la valuta della Spagna e di Andorra (ad Andorra insieme al franco francese) precedente all'euro, cioè fino al 1999. Era in origine divisa in 100 céntimos o, in modo informale, 4 reales. Il codice ISO 4217 era ESP.
La peseta (₧) fu introdotta nella seconda metà del XIX secolo quando la Spagna si stava preparando ad entrare nell'Unione monetaria latina. La Spagna fu ammessa nel 1868, lo stesso anno in cui fu coniata la prima peseta. La peseta sostituì l'escudo come principale unità di divisione monetaria, al cambio di 2,5 pesetas per 1 escudo.
La peseta corrispondeva a 4,5 grammi d'argento o 0,290322 grammi d'oro, la misura utilizzata per tutte le altre valute dell'Unione monetaria latina (incluse la lira italiana e il franco francese). A causa delle turbolenze politiche dell'inizio del XX secolo, l'unione monetaria fu revocata negli anni venti, precisamente nel 1927 l'unione si disciolse ufficialmente.