Petronio Massimo | |
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Imperatore romano d'Occidente | |
Petronio Massimo ritratto su un solido | |
Regno | 17 marzo 455 – 31 maggio 455 |
Titoli | Pius Felix[1] |
Nascita | 396 circa |
Morte | 31 maggio 455 Roma |
Predecessore | Valentiniano III |
Successore | Avito |
Consorte | Prima moglie sconosciuta Licinia Eudossia |
Figli | Palladio Anicio Olibrio (?)[2] |
Padre | Massimo (?) o Anicio Probino (?)[2] |
Madre | Ennodia (?)[2] |
Petronio Massimo (latino: Flavius Petronius Maximus[3]; 396 circa – Roma, 31 maggio 455) è stato un imperatore romano dell'impero romano d'Occidente dal 17 marzo 455 alla propria morte.
Apparteneva a una delle più illustri famiglie dell'aristocrazia romana, la gens Anicia, e fece una lunga e prestigiosa carriera politica e amministrativa, culminata con il raggiungimento del patriziato. Fu coinvolto nell'assassinio dell'influente generale Ezio e in quello, nel 455, dell'imperatore Valentiniano III.
Salì al trono dopo la morte di Valentiniano III, ma ebbe difficoltà a consolidare il proprio potere, tanto che volle sposare con la forza la vedova del proprio predecessore, guadagnandosi la riprovazione popolare. Dopo pochi mesi dall'ascesa al trono, alla notizia dell'arrivo dei Vandali chiamati dalla moglie Licinia Eudossia, fu ucciso dal popolo di Roma inferocito, cosa che gli risparmiò la vista della città saccheggiata dai barbari.