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Il pexelizumab è un anticorpo monoclonale umanizzato prodotto al fine di ridurre gli effetti collaterali delle procedure di bypass aorto-coronarico[1] e di angioplastica in generale,[2] oltre che di altri interventi di cardiochirurgia. Si tratta, più precisamente, di un frammento variabile a catena singola di un anticorpo monoclonale che ha per target la componente proteica 5 del sistema del complemento.[3]
La casa farmaceutica Alexion, produttrice del pexelizumab, ha annunciato l'interruzione della produzione dell'anticorpo dopo aver osservato, durante la fase III di uno studio clinico dedicato, che la risposta infiammatoria nei pazienti colpiti da infarto miocardico acuto non è diversa da quella dei pazienti trattati con un placebo.[4]
- ^ (EN) Pexelizumab in Patients Undergoing Coronary Artery Bypass Grafting With Cardiopulmonary Bypass, su ClinicalTrials.gov. URL consultato il 7 marzo 2023.
- ^ (EN) Pexelizumab in Conjunction With Angioplasty in Acute Myocardial Infarction, su ClinicalTrials.gov. URL consultato il 7 marzo 2023.
- ^ (EN) Mathew JP, Shernan SK, White WD, Fitch JC, Chen JC, Bell L, Newman MF, Preliminary report of the effects of complement suppression with pexelizumab on neurocognitive decline after coronary artery bypass graft surgery, in Stroke, vol. 35, n. 10, ottobre 2004, pp. 2335–2339, DOI:10.1161/01.STR.0000141938.00524.83, PMID 15331798.
- ^ (EN) Mitchell S, Analysis: Alexion's pexelizumab fails, su United Press International, 2 gennaio 2007. URL consultato il 7 marzo 2023.