Piana di marea

Piana di marea (o piana tidale) sviluppata all'interno di una baia, alle spalle del cordone litorale che la delimita rispetto al mare aperto. Nuova Zelanda (Isola Meridionale). Si distinguono tutte e tre le zone tipiche di una piana di marea: sopratidale (la striscia emersa di colore verde colonizzata dalla vegetazione alle spalle del cordone litorale); intertidale (tra i livelli di bassa e alta marea, in cui si sviluppano per la maggior parte i canali scavati dal flusso e riflusso mareale); subtidale (stabilmente sommersa; l'area a bassa profondità con morfologia tabulare verso l'interno della baia, di colore bluastro nella fotografia).

In sedimentologia, si definisce piana di marea o piana tidale un ambiente sedimentario in cui la sedimentazione è controllata dal flusso e riflusso della marea: si sviluppano lungo coste basse, a debole inclinazione, con elevata escursione di marea[1], nelle quali quindi l'innalzamento e l'abbassamento del livello marino comporta sommersione ed esposizione ciclica di ampie estensioni di territorio.

  1. ^ Differenza tra i livelli medi di alta e bassa marea.

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