Pier Francesco de' Rossi | |
---|---|
Monumento funebre di Monsignor Pier Francesco de' Rossi ad opera di Domenico Guidi (1673-1674) | |
Marchese di Poggio Sommavilla | |
In carica | 1642 – ? |
Conte di Foglia | |
In carica | 1657 – ? |
Trattamento | Sua Grazia |
Nascita | 1591 |
Morte | 11 dicembre 1673 |
Luogo di sepoltura | Roma (?) |
Dinastia | Rossi (romana) |
Padre | Ortensio Rossi |
Madre | Elisabetta Colangeli |
Consorte | Aurelia Caccia |
Figli | Giuseppe Ortensio Giacomo Gregorio Carlo Lorenzo |
Religione | Cattolicesimo |
«Maestro di esperienza, di profondità di sapere, e di vivezza d'ingegno.»
Pier o Pietro Francesco de' Rossi, ma anche Rossi o De Rubeis (1591 – 11 dicembre 1673), è stato un nobile, giurista e avvocato concistoriale italiano.
Durante la sua vita il de' Rossi ebbe un notevole successo: considerato un legale bravissimo,[1] e tra i numerosi ruoli ricoperti (fra i quali Avvocato concistoriale nel 1620, avvocato del fisco e della Camera Apostolica nel 1642; promotore della fede, Referendario di segnatura, Consultore dell'inquisizione, prelato della Congregazione dell'Immunità e prefetto dell'Archivio Segreto Vaticano), Pier Francesco è ricordato altresì come rettore dell'università romana.[2] In più, il de' Rossi nobilitò la sua famiglia acquisendo nel 1642 il possesso di Poggio Sommavilla, con il relativo titolo di marchese e, nel 1657, divenne anche conte di Foglia, centro di cui era diventato padrone poco prima.[3]