Pierluigi Concutelli (Roma, 3 giugno 1944 – Roma, 15 marzo 2023[1]) è stato un terrorista italiano, militante neofascista attivo durante gli anni di piombo.
Dopo i primi anni di attivismo politico nei gruppi giovanili di destra, intorno alla metà degli anni settanta, divenne uno dei capi di Ordine Nuovo, per poi maturare la scelta di passare alla lotta armata. Condannato all'ergastolo per il delitto del giudice Vittorio Occorsio, dopo aver trascorso quasi la metà della sua vita in carcere, ottenne nel 2009 il beneficio degli arresti domiciliari e nel 2011 la sospensione della pena detentiva per motivi di salute. Negli anni dell'adesione alla lotta armata, fu soprannominato il comandante[2].