Pietro Pomponazzi, noto anche col soprannome di Peretto Mantovano (Mantova, 16 settembre 1462 – Bologna, 18 maggio 1525), è stato un filosofo e umanista italiano.
Professore di filosofia all'Università di Padova, è autore del trattato De maximo et minimo in cui contesta le teorie di Guglielmo Heytesbury. Dopo essere stato a Ferrara e a Mantova, dal 1512 è all'università di Bologna dove scriverà le sue opere maggiori, il De fato e il De naturalium effectuum causis sive de incantationibus, oltre a commenti delle opere di Aristotele. Di questo periodo è anche il trattato De immortalitate animae (1516), che gli valse aspre critiche e condanne per aver sostenuto che l'immortalità dell'anima non può essere dimostrata razionalmente. Morirà nel 1525, per suicidio secondo un suo studente.