Pieve di Cadore

Pieve di Cadore
comune
Pieve di Cadore – Stemma
Pieve di Cadore – Bandiera
Pieve di Cadore – Veduta
Pieve di Cadore – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Veneto
Provincia Belluno
Amministrazione
SindacoSindi Manushi (lista civica Pieve futura) dal 15-5-2023
Territorio
Coordinate46°25′43.35″N 12°22′31.07″E
Altitudine878 m s.l.m.
Superficie67,17[1] km²
Abitanti3 620[2] (31-8-2024)
Densità53,89 ab./km²
FrazioniNebbiù, Pozzale, Sottocastello, Tai di Cadore
Comuni confinantiCalalzo di Cadore, Cimolais (PN), Domegge di Cadore, Perarolo di Cadore, Valle di Cadore, Vodo di Cadore
Altre informazioni
Cod. postale32044
Prefisso0435
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT025039
Cod. catastaleG642
TargaBL
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[3]
Cl. climaticazona F, 4 055 GG[4]
Nome abitantipievani
PatronoNatività di Maria Vergine
Giorno festivo8 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Pieve di Cadore
Pieve di Cadore
Pieve di Cadore – Mappa
Pieve di Cadore – Mappa
Posizione del comune di Pieve di Cadore nella provincia di Belluno
Sito istituzionale
La cinquecentesca casa natale di Tiziano Vecellio, oggi museo.

Pieve di Cadore (in ladino Pièe) è un comune italiano di 3 620 abitanti[2] della provincia di Belluno in Veneto.

Capoluogo storico del Cadore, situato a circa 40 chilometri a nord-est di Belluno, sorge a 878 m a ridosso di un promontorio collinoso, sulla sponda destra del fiume Piave, poco distante dall'incrocio tra la direttrice stradale della valle del torrente Boite e quella del Piave e la sua funzione per secoli è stata legata alla Magnifica Comunità di Cadore che qui ha tuttora la sua sede. È celebre per aver dato i natali al pittore Tiziano.

  1. ^ Dato Istat
  2. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).

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