Monte Pinatubo | |
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Il vulcano durante l'enorme eruzione del 1991 | |
Stato | Filippine |
Regione | Luzon Centrale |
Provincia | Zambales Tarlac Pampanga |
Altezza | 1 486 m s.l.m. |
Catena | Monti Zambales |
Ultima eruzione | 1993 |
Ultimo VEI | 6 (krakatoiana) |
Codice VNUM | 273083 |
Coordinate | 15°07′48″N 120°21′00″E |
Mappa di localizzazione | |
Il Monte Pinatubo è uno stratovulcano attivo situato nella parte occidentale dell'isola di Luzon nelle Filippine, a meno di cento chilometri a nord-ovest della capitale Manila. Considerato estinto e ricoperto da una fitta foresta tropicale abitata da migliaia di persone di etnia Aeta, il vulcano si risvegliò nel giugno del 1991 dopo 500 anni di inattività.
Questa eruzione vulcanica che si concluse il 2 settembre 1991 fu la più importante del XX secolo, con conseguenze globali. Il volume di materiale emesso è stimato in 10 km³, gran parte del quale venne espulso in atmosfera, provocando un raffreddamento generale di circa mezzo grado in media per uno o due anni, il resto cadde su buona parte del sud-est asiatico. I dintorni del vulcano vennero sconvolti con la formazione di una caldera, che fece perdere molta quota alla montagna, la distruzione della foresta e delle specie animali che vivevano nei dintorni che riempivano valli spesse centinaia di metri con materiali che causarono lahar anni dopo la fine dell'eruzione. Il bilancio umano, che ammonta a meno di 1.000 morti, è relativamente limitato grazie all'efficiente evacuazione delle popolazioni e alle loro informazioni sui rischi. Tuttavia, il pedaggio economico fu pesante perché intere città e villaggi scomparvero, le aree agricole furono rese inadatte alla coltivazione, migliaia di animali domestici morirono e le infrastrutture private, pubbliche e di trasporto furono distrutte.
Dopo la sua ultima eruzione nel 1993, il Pinatubo ha iniziato a diventare di nuovo una risorsa per la regione poiché molti turisti, in particolare i filippini, vollero scalare la montagna per ammirare i suoi paesaggi e soprattutto il suo lago acido craterico riempito alla fine delle eruzioni.