Piruz Nahavandi o Pirouz Nahawandi (in persiano پیروز نهاوندی, Pīruz Nahāvandī o in persiano فیروز نهاوندی Fīruz Nahāvandī[1], noto anche come Abū Lu'lu'ah ( in arabo أَبُو لُؤْلُؤَةَ?, Abū Luʾluʾah) (Nahavand 600 circa – Medina, 31 ottobre 644[2]) è stato un militare persiano sasanide che prestò servizio sotto il comandante in capo dell'esercito sasanide Rostam Farrokhzad, ma fu catturato nella battaglia di al-Qādisiyyah (o battaglia di Nahavand) nel 636 quando i sasanidi furono sconfitti dall'esercito musulmano di Umar ibn al-Khattab sulla riva occidentale del fiume Eufrate. Dopo essere stato portato in Arabia come schiavo, riuscì ad assassinare Umar nell'anno Hijri 23 (644–645). Nahavandi viene indicato anche come esperto fabbro e carpentiere. Il suo nome indica che era originario dell'antica città di Nahavand, una città dell'Iran.