Saloth Sâr | |
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Segretario generale del Partito Comunista di Kampuchea | |
Durata mandato | 22 febbraio 1963 – 6 dicembre 1981 |
Vice | Nuon Chea |
Predecessore | Tou Samouth |
Successore | partito sciolto |
Segretario generale del Partito della Kampuchea Democratica | |
Durata mandato | dicembre 1981 – 1985 |
Predecessore | carica istituita |
Successore | Khieu Samphan |
Primo ministro della Kampuchea Democratica | |
Durata mandato | 25 ottobre 1976 – 7 gennaio 1979 |
Capo di Stato | Khieu Samphan |
Vice | Ieng Sary Son Sen Vorn Vet |
Predecessore | Nuon Chea (ad interim) |
Successore | Pen Sovan (come Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Popolare di Kampuchea) |
Durata mandato | 3 gennaio 1976 – 27 settembre 1976 |
Capo di Stato | Khieu Samphan |
Predecessore | Khieu Samphan (ad interim) |
Successore | Nuon Chea (ad interim) |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Comunista Francese (1951-1953) Partito Comunista di Kampuchea (1953-1981) Partito della Kampuchea Democratica (1981-1993) |
Firma |
Saloth Sâr | |
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Soprannome | "Pol Pot" "Fratello Numero 1" |
Nascita | Prek Sbauv, 19 maggio 1925 |
Morte | Anlong Veng, 15 aprile 1998 |
Dati militari | |
Paese servito | Khmer rossi Kampuchea Democratica Partito della Kampuchea Democratica |
Forza armata | Forze armate di liberazione nazionale del popolo cambogiano Esercito rivoluzionario della Kampuchea Esercito nazionale della Kampuchea Democratica |
Anni di servizio | 1963 - 1997 |
Grado | Generale |
Guerre | Guerra civile in Cambogia Guerra cambogiano-vietnamita |
Campagne | Operazione Freedom Deal |
Comandante di | Esercito rivoluzionario della Kampuchea Esercito nazionale della Kampuchea Democratica |
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Pol Pot (ប៉ុល ពត; in lingua khmer), pseudonimo di Saloth Sâr (សាឡុត ស; Prek Sbauv, 19 maggio 1925 – Anlong Veng, 15 aprile 1998), è stato un rivoluzionario, politico e generale cambogiano, capo dei guerriglieri comunisti della Cambogia, i khmer rossi e ufficialmente primo ministro del Paese, che portò il nome di Kampuchea Democratica dal 1976 al 1979, quando la sua dittatura fu rovesciata dalla Repubblica Socialista del Vietnam.
Fu diretto ispiratore e responsabile della tortura e del massacro stimato di circa un milione e mezzo di persone, fra i quali migliaia di morti a causa del lavoro forzato, della malnutrizione e della scarsa assistenza medica.[1] In totale si stima che circa un quarto della popolazione cambogiana perse la vita nel periodo tra il 1975 e il 1979, in quello che è noto come genocidio cambogiano. Dopo l'invasione della Cambogia da parte del Vietnam, Pol Pot e i khmer rossi ricostituirono nel 1979 un movimento armato in funzione anti-vietnamita e anti-sovietica alla frontiera con la Thailandia, con il sostegno di Stati Uniti, Cina e Thailandia.[2]
Assunse svariati pseudonimi (Fratello Numero 1, Pouk e Hai sono solo alcuni tra quelli noti), ma è universalmente noto come Pol Pot. Sulla genesi di quest'ultimo esistono due scuole di pensiero: quella dello studioso Philip Short, secondo cui Saloth Sar lo avrebbe assunto nel 1970 ispirandosi per la prima parte di esso al nome degli schiavi dei sovrani khmer discendenti da un'antica tribù sottomessa (i Pol, appunto) e completandolo con un monosillabo eufonico (come da tradizione per i cambogiani privi di secondo nome),[3] e quella del giornalista William T. Vollmann, che lo riconduce all'abbreviazione dei termini francesi "Politique Potentiel" (in italiano "Politico Potenziale").[4]