Ponte di Porson

Il ponte di Porson (o legge di Porson) è un fenomeno prosodico che prende il nome dal filologo britannico Richard Porson (1759-1808), che lo enunciò nel 1802 nella prefazione alla sua edizione critica dell’Ecuba di Euripide,[1] e riguarda principalmente la metrica del trimetro giambico in greco antico. Esso consiste essenzialmente in una limitazione della quantità sillabica che si applica in un determinato punto del verso allo scopo di renderlo più uniforme e di migliorarne l'enunciazione.

  1. ^ Richard Porson, Supplementum ad Praefationem ad Hecubam, 1802, p. XXX. Si può vedere la quinta edizione (1840), a cura del rev. J. R. Major, p. XX.

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