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La Repubblica di Cuba è un arcipelago dei Caraibi, posto tra il mar dei Caraibi, il golfo del Messico e l'oceano Atlantico. Non si ha la certezza sull'origine del nome Cuba. Tra le ipotesi più accreditate, deriva dalla parola Taino cubanacán, che significa "un luogo centrale", secondo altri esso deriverebbe da cubao, parola degli indigeni Taino, il cui significato è traducibile pressappoco con "dove si trova terreno fertile", oppure ancora dalla contrazione di due parole Arawak: coa (luogo, terra, terreno) e bana (grande) con il significato quindi di "grande luogo". In realtà, è noto a tutti che il nome gli fu dato da Cristoforo Colombo, il quale credeva di essere giunto non in un nuovo continente, ma, attraversando l'Atlantico, di essere giunto nell'Asia, precisamente a Cibao, la favolosa terra dell'oro, che identificò nell'isola oggi nota come Cuba, e in tale modo chiamò al suo ritorno l'isola che con il passare del tempo fu storpiata in "Cuba". Continua...
Cuba era stata abitata da popolazioni amerindie note come Taino, Siboney e Guanajatabey, i cui antenati arrivarono dall'America meridionale diversi secoli prima. Cristoforo Colombo approdò sulla costa nord-orientale di Cuba il 28 ottobre 1492, rivendicando l'isola per il nuovo Regno di Spagna e la chiamò Isla Juana in onore di Giovanni, Principe delle Asturie. Nel 1511, il primo insediamento spagnolo fu fondato da Diego Velázquez de Cuéllar a Baracoa. Entro un secolo, le popolazioni indigene furono praticamente spazzate via a causa di molteplici fattori, principalmente malattie europee infettive a cui non avevano nessuna resistenza naturale, aggravate dalle condizioni difficili della sottomissione coloniale repressiva. Con la guerra dei sette anni, parte del conflitto arrivò nei Caraibi spagnoli. L'alleanza della Spagna con i francesi li pose in diretto conflitto con i britannici e nel 1762 una spedizione britannica di cinque navi da guerra e 4 000 uomini partì da Portsmouth per conquistare Cuba. Gli inglesi arrivarono il 6 giugno e in agosto L'Avana era sotto assedio. Quando la città si arrese, l'ammiraglio della flotta britannica, George Keppel, entrò in città come nuovo governatore e prese il controllo della parte occidentale dell'isola. Dopo la guerra ispano-americana, la Spagna e Stati Uniti firmarono il trattato di Parigi (1898), con il quale la Spagna cedette Porto Rico, Guam e Filippine agli Stati Uniti per la somma di 20 milioni di dollari. Cuba ottenne l'indipendenza formale dagli Stati Uniti il 20 maggio 1902, come la Repubblica di Cuba. Sotto la nuova costituzione cubana, gli Stati Uniti mantennero il diritto di intervenire negli affari cubani e sorvegliare le sue finanze e le relazioni con l'estero. Con l'emendamento Platt, gli Stati Uniti affittarono la base navale di Guantanamo Bay. Continua... Cristoforo Colombo – Re Cattolici – Diego Velázquez de Cuéllar – Guerra ispano-americana – Fidel Castro – Fulgencio Batista - Rivoluzione cubana Cuba non è solamente un'isola, ma un arcipelago che comprende quasi 4200 isole e isolette dette cayos, le quali circondano l'isola principale. È situata nella parte settentrionale del vasto arcipelago dei Caraibi ed è la sua isola più grande. A nord si trovano gli Stati Uniti, separati da Cuba dallo Stretto di Florida largo solo 180 km e l'Oceano Atlantico Settentrionale. A ovest si trova il canale dello Yucatán che la divide dal continente centro-americano, a sud il Mar dei Caraibi e a est il canale Sopravento che la separa da Haiti. La Repubblica occupa l'intera isola, e le varie isolette circostanti, come l'Isola della Gioventù (Isla de la Juventud), con l'eccezione della Baia di Guantánamo, una base navale che è stata ceduta in "prestito" agli Stati Uniti nel 1903. Il suo territorio è prevalentemente pianeggiante, con una cordigliera parallela alla costa. I fiumi sono caratterizzati da un corso breve, data la forma stretta dell'isola. Sono però ricchi d'acqua, anche se il loro regime è determinato dalle piogge: alcuni hanno tratti sotterranei a causa della formazione carsica del terreno. Il più lungo è il Rio Cauto (370 km) che, a differenza degli altri, scorre in senso longitudinale. Continua... Sierra Maestra – Grandi Antille – Mar dei Caraibi – Golfo del Messico Carlos Manuel de Céspedes (Bayamo, 18 aprile 1819 – Sierra Maestra, 27 febbraio 1874) è stato un rivoluzionario cubano che ha guidato Cuba all'indipendenza. Nel 1843 partecipa alla insurrezione del generale Juan Prim e per questo motivo deve rifugiarsi come un esiliato politico in Francia. Nel 1884 apre uno studio legale a Bayamo dove scrive poesie e opuscoli. Inizia in segreto a progettare un piano rivoluzionario per portare Cuba all'indipendenza. Nel 1851 partecipa alla Società Filarmonica di Bayamo, da lui creata e dove ricopriva la carica di segretario. Il 10 ottobre, pronuncia il "Grito de Yara". Carlos, leader della rivolta, era al comando di 147 uomini ma gradualmente il numero dei sostenitori aumenta fino ad arrivare all'incirca sui 17.000 sostenitori. Il 18 ottobre, insieme ad Aguilera Marcano, prende la città di Bayamo. Perucho Figueredo distribuisce volantini con l'inno nazionale cubano e il 20 ottobre viene eseguito a Bayamo, per la prima volta nella storia. Carlos Manuel Cespedes quel giorno, sotto un baldacchino al Duomo, dopo aver ricevuto il titolo di capitano generale di Cuba Libre, pronuncia un discorso emozionante con il quale dichiara la libertà di tutti gli schiavi. Continua... Jorge Agostini – Joaquín de Agüero – Alberto Bayo – Camilo Cienfuegos – Gino Donè Paro – José Ramón Machado Ventura – Aleida March – Huber Matos – Ramiro Valdés Camagüey, già Santa María del Puerto de Príncipe (o semplicemente Puerto Principe) con circa 300.000 abitanti, è la terza città cubana. Il nucleo originario si trovava sulla costa settentrionale presso la baia di Nuevitas, ma per difendersi dai pirati la città fu ricostruita ex novo nell'attuale sito, una piana compresa tra i fiumi Hatibonico e Tinima, affluenti del fiume San Pedro. Il nome lo si deve al caciccato di Camaguebax, che insisteva sul territorio dove fu stabilita la nuova Santa María del Puerto de Príncipe. Nel 1514, nelle immediate vicinanze della futura Camagüey, venne fondata Santa María del Puerto Príncipe, la cui popolazione fu trasferita nel 1528, per ragioni che permangono tuttora ignote, in quello che è l'attuale centro cittadino. La costruzione dell'abitato procedette speditamente e già attorno alla metà del XVI secolo si contavano alcune centinaia di famiglie residenti. La prosperità dei secoli passati è testimoniata anche dai tentativi di saccheggio di bande piratesche che osarono spingersi così all'interno per scovare beni da depredare. Di queste solo l'incursione del 1668 capitanata dal famoso Henry Morgan andò a segno, lasciando una devastazione che ha segnato la storia di questa città. Tipici di Camagüey sono i tinajónes, grandi otri in terracotta introdotti dagli spagnoli in epoca coloniale per conservare l'acqua e oggi diventati un simbolo della città usati per adornare vie e piazze. Continua... L'Avana – Santiago di Cuba – Camagüey – Holguín – Santa Clara – Guantánamo – Bayamo – Las Tunas – Cienfuegos – Pinar del Río – Matanzas – Ciego de Ávila La cucina cubana rappresenta un misto delle culture gastronomiche spagnole, caraibiche ed africane. È comunque da citare che anche la cucina cinese ha avuto una certa influenza nell'alimentazione cubana, soprattutto nell'area de L'Avana. I fattori base sono:
Il piatto nazionale è l'ajiaco. Tipico prodotto del paese è la manioca (yuca), coltivata in tutte le zone tropicali del mondo per la sua resistenza all'alta temperatura. Con la manioca vengono, cucinati vari dessert casalinghi. Tipici sono i frutti (mango, papaya, guayba, ananas, lime) o frullati, mentre i dolci sono i bunuelos e la guava. Il rum (ron) è la bevanda nazionale dal colore bruno-dorato, apprezzata in tutto il mondo, ed è famoso perché è la base di numerosi cocktail come il cuba libre o il mojito. Cuba è anche molto famosa per le numerose distese di caffè, dalla miscela molto scura, aromatica e per il tipo di tostatura meno forte di quello italiano. Tra i dolci casalinghi più popolari troviamo:
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Cienfuegos è una città situata sulla costa meridionale dell'isola di Cuba, capoluogo dell'omonima provincia. Si trova a circa 250 chilometri dalla capitale L'Avana ed ha una popolazione di circa 150.000 abitanti. La città è soprannominata La Perla del Sur. La città sorge in fondo ad una baia, all'ingresso della quale si trova la fortezza di Jagua (nome completo: Castillo de Nuestra Señora de los Angeles de Jagua), costruita nel 1745 per proteggersi dai pirati dei Caraibi. Cienfuegos è uno dei principali porti di Cuba, principalmente attivo nel commercio di zucchero, caffè e tabacco. La città venne fondata il 22 aprile 1819 da immigranti francesi provenienti da Bordeaux e dalla Louisiana, guidati da Don Louis D'Clouet. Il nome originario della città fu Fernardina de Jagua, in onore di Ferdinando VII di Spagna. La città crebbe fino a diventare uno dei principali centri cubani alla fine del XIX secolo. In questo periodo il nome venne mutato in Cienfuegos (letteralmente "cento fuochi"), in onore di un governatore spagnolo di Cuba della fine del secolo. Il centro storico di Cienfuegos è stato inserito nel 2005 nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO per il suo valore storico e culturale. Esso contiene sei edifici risalenti alla prima metà del XIX secolo, 327 alla seconda metà e 1188 risalenti al XX secolo. È il luogo caraibico con il più alto numero di edifici neoclassici. Continua La Habana Vieja – Trinidad – Valle de los Ingenios – Castello di San Pedro de la Roca – Camagüey – Paesaggio archeologico delle prime piantagioni di caffè nel sud-est di Cuba – Parco nazionale Alejandro de Humboldt – Parco nazionale sbarco del Granma – Valle Viñales – Museo della Rivoluzione – Museo nazionale delle belle arti – Museo di arti decorative dell'Avana Il Museo nazionale delle belle arti (in spagnolo, Museo Nacional de Bellas Artes, MNBA) è un museo pubblico di L'Avana. Il museo venne inaugurato il 28 aprile 1913 come Museo nazionale della Repubblica (Museo Nacional de la República). Fino alla metà del XX secolo, raccolse testimonianze storiche, artistiche ed etnografiche, per poi specializzarsi, dopo la Rivoluzione cubana, nell'ambito artistico e della storia dell'arte. Nel 1953, venne spostato negli attuali due palazzi. Il patrimonio artistico del museo è composto da più di 45.000 pezzi, che costituiscono la più grande collezione di quadri e sculture dell'area caraibica e una delle più grandi dell'America latina. Oltre ad ospitare la più grande collezione di arte cubana del mondo, conserva varie importanti testimonianze dell'arte europea e dell'arte antica (soprattutto greca, romana ed egizia). Il museo include anche un teatro, con un esteso programma culturale di esposizioni, concerti e incontri, una biblioteca con più di 120.000 volumi e il Centro de Información de Antonio Rodríguez Morey, uno dei centri di riferimento del Paese per le arti visive. Museo Alejandro de Humbold dell’Avana – Museo di Storia Naturale dell’Avana – Museo di Storia Naturale Tomás Romay de Santiago de Cuba – Valle della preistoria di Santiago di Cuba – Museo di belle arti (Cuba) La locuzione rivoluzione cubana indica il rovesciamento del dittatore cubano Fulgencio Batista da parte del Movimento del 26 di luglio, spesso abbreviato in "M 26-7", e l'ascesa al potere di Fidel Castro. Tutto ebbe inizio con l'assalto alla Caserma Moncada, avvenuto il 26 luglio 1953, e finì il 1 gennaio 1959, con la fuga di Batista da Cuba. Il 26 luglio 1953 un gruppo di ribelli attaccò la base militare Moncada a Santiago di Cuba. Molti di loro furono uccisi nell'attacco, mentre i sopravvissuti (tra loro Fidel Castro e il fratello Raul) furono arrestati poco dopo. In un processo politico furono condannati a una lunga permanenza in carcere. Castro, che si difese da solo, pronunciando lo storico discorso "La historia me absolverá" (La storia mi assolverà) fu alla fine condannato a scontare 16 anni nella prigione di massima sicurezza sull'Isola dei Pini. Dopo le elezioni del 1955, Batista liberò tutti i prigionieri politici compresi gli assalitori del Moncada. I fratelli Castro furono mandati in esilio in Messico, dove si adoperarono per raccogliere altri esuli cubani per combattere per la rivoluzione. In quel periodo Castro incontrò anche il medico argentino Ernesto Guevara de la Serna, che si unì ai rivoluzionari. Nel novembre del 1956, 82 ribelli si imbarcarono sulla nave "Granma" alla volta di Cuba. Furono attaccati appena sbarcati e solo in 12 sopravvissero: tra di essi Fidel e Raúl Castro, Che Guevara e l'italiano Gino Donè Paro che scamparono alla cattura. Castro scese dalla Sierra Maestra ed entrò all'Avana dove assieme ai guerriglieri fu accolto come eroe, cosa che accrebbe il suo prestigio all'interno del movimento rivoluzionario. Tuttavia, secondo differenti fonti, l'entrata all'Avana fu una sceneggiata in quanto Batista aveva abbandonato l'isola il 31 dicembre 1958 senza neanche combattere. Continua... |