Il premio Nobel per la pace (Nobel Peace Prize) è un'onorificenza di valore mondiale attribuita annualmente alle persone che si sono distinte per l'impegno in favore della pace mondiale, apportando un importante contributo a quest'ultima. È stato istituito dal testamento di Alfred Nobel del 1895 ed è stato assegnato per la prima volta nel 1901, come gli altri premi istituiti da Nobel stesso.
A differenza degli altri premi Nobel, quello per la pace viene assegnato in Norvegia, e non in Svezia: la cerimonia di consegna del Nobel per la pace si tiene infatti a Oslo, questo perché all'epoca dell'istituzione dei premi Nobel la Norvegia era ancora unita alla Svezia. Il vincitore del premio viene scelto dal Comitato per il Nobel norvegese, composto da cinque persone scelte dal Parlamento norvegese[1]. L'annuncio della decisione viene effettuato a metà ottobre e la consegna del premio avviene presso il municipio di Oslo[1]. È anche l'unico premio Nobel che può essere assegnato non solo a singole persone, ma anche a intere organizzazioni.
L'assegnazione del premio non si è svolta in 19 occasioni: durante la prima guerra mondiale (1914, 1915, 1916, 1918), nel primo dopoguerra (1923, 1924, 1928 e 1932), durante la seconda guerra mondiale (1939, 1940, 1941, 1942 e 1943) e negli anni della guerra fredda (1948, 1955, 1956) e della guerra del Vietnam (1966, 1967, 1972). Nel 1917 e nel 1944 venne assegnato alla Croce Rossa internazionale.
Inizialmente occidentale, l'origine dei candidati si estese gradualmente a tutto il mondo. Il Premio Nobel per la Pace ha oggi una straordinaria importanza politica, alcuni premi hanno valore di disconoscimento di governi autoritari come quello di Aung San Suu Kyi nel 1991 nei confronti della giunta birmana o quello di Liu Xiaobo in 2010 per quanto riguarda il governo cinese.
Certe nomine ebbero una particolare risonanza come quella di Theodore Roosevelt nel 1906 che fu fortemente contestata perché Roosevelt era "militarista".[2] Degne di nota anche quella del giornalista antinazista tedesco Carl von Ossietzky nel 1935 e quella del 14º Dalai Lama, Tenzin Gyatso, nel 1989.[3]
Nel complesso, il Premio Nobel viene assegnato soprattutto a personaggi storici dell'azione umanitaria, della lotta all'oppressione politica o della difesa dei diritti egualitari come Albert Schweitzer, Martin Luther King e Madre Teresa di Calcutta.