L'A.M. Turing Award (in italiano, premio Turing) è un premio, assegnato annualmente dalla Association for Computing Machinery (ACM), a una personalità che eccelle per i contributi di natura tecnica offerti alla comunità informatica, in particolare per progressi che siano duraturi e di elevata importanza tecnica.
Il premio viene spesso anche chiamato "premio Nobel dell'informatica" ed è intitolato al matematico inglese Alan Mathison Turing (1912–1954), in riconoscimento del suo contributo unico e originale alla nascita delle attività di calcolo mediante dispositivi automatici.
Il fatto che l'ACM si dedichi soprattutto al software e alla teoria dell'elaborazione dei dati ha come effetto che nessuno dei premi riguardi contributi strettamente dedicati all'hardware, settore al quale si dedica invece principalmente l'IEEE.
Il vincitore è invitato a tenere una lezione in occasione della premiazione, in seguito pubblicata su un periodico scientifico dell'ACM e, a partire dall'anno 2007 riceve un premio in denaro: fino al 2013 ammontava a 250000 $ ed era offerto da Intel e Google[1], mentre dall'edizione del 2014 la cifra è offerta solo da quest'ultima ed è salita a un milione[2].
Il primo vincitore, nel 1966, fu Alan Perlis della Carnegie Mellon University, mentre Frances E. Allen della IBM fu la prima donna a vincere il premio nel 2006, dopo quarant'anni dalla sua istituzione.[3][4][5]