Presa di Fez parte delle guerre ottomano-asburgiche | |||
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Data | marzo 1576 | ||
Luogo | Fez, Marocco | ||
Esito | Vittoria ottomana e del pretendente | ||
Schieramenti | |||
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Comandanti | |||
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Effettivi | |||
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Perdite | |||
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La presa di Fez fu un evento militare che si svolse nel 1576 presso la città marocchina di Fez quando l'Impero ottomano con truppe provenienti da Algeri supportò Abd al-Malek nella sua presa del potere in Marocco contro suo nipote e rivale Mulay Muhammed.[1][2] Circa 10.000 soldati ottomani presero parte alla campagna militare. Questa campagna fece seguito ad un breve periodo di occupazione di Fez da parte degli ottomani nel 1554.[3]
Abd al-Malek vinse il suo rivale nella battaglia di ar-Rukn.[1] Mulay Muhammed si portò a Marrakesh e continuò a resistere ad Abd al-Malek per lungo tempo.[2]
Abd al-Malek entrò vittoriosamente a Fez nel marzo 1576.[2] Poco dopo riconobbe il sultano ottomano Murad III come proprio califfo e riorganizzò il suo esercito sulla linea ottomana, adottando anche divise chiaramente ispirate a quelle turche, ma negoziò nel contempo che le truppe ottomane lasciassero il suo paese in cambio del pagamento di una somma di denaro in oro.[2]
Nel frattempo, Mulay Muhammed si portò in Spagna e da lì in Portogallo, dove Sebastiano del Portogallo gli promise aiuto per recuperare il trono. Questo portò ad una spedizione e alla battaglia di Ksar El Kebir nel 1578, nota anche come "la battaglia dei tre re" che risultò una notevole sconfitta per i portoghesi che persero in battaglia il loro monarca senza che questi avesse lasciato un erede, conducendo così lo stato nelle mani del trono spagnolo. Abdel Malik venne probabilmente avvelenato e fu suo fratello minore, Ahmad Al-Mansour, ad assumere il controllo dello stato del Marocco.[2]
Questi eventi diedero agli ottomani una posizione di forza nella regione del Maghreb, ponendosi così come una minaccia diretta di fronte al cuore della nazione spagnola.[4]