Principato vescovile di Trento | |
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Il Principato vescovile di Trento all'interno del Sacro Romano Impero nel 1648 | |
Dati amministrativi | |
Nome completo | Principato vescovile di Trento |
Nome ufficiale | Principato vescovile di Trento del Sacro Romano Impero |
Lingue ufficiali | italiano, tedesco e ladino |
Lingue parlate | italiano, tedesco, ladino, lombardo, e dialetto trentino |
Capitale | Trento |
Dipendente da | Sacro Romano Impero |
Dipendenze |
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Politica | |
Forma di Stato | principato ecclesiastico |
Forma di governo | monarchia elettiva (principato vescovile) |
Capo di Stato | principe vescovo di Trento |
Nascita | 1027 con Udalrico II |
Causa | creazione da parte dell'imperatore Corrado II |
Fine | 1803 con Emanuele Maria Thun |
Causa | Guerre napoleoniche |
Territorio e popolazione | |
Bacino geografico | Trentino |
Territorio originale | Trentino e Alto Adige |
Massima estensione | km² 4.500 nel XI-XII secolo |
Popolazione | 140.000 abitanti nel 1802 |
Economia | |
Valuta | tallero, monete veneziane, grosso |
Commerci con | Sacro Romano Impero |
Religione e società | |
Religioni preminenti | cattolica |
Religione di Stato | cattolica romana |
Religioni minoritarie | Ebraismo (fino al 1400), presenze evangeliche sporadiche |
Classi sociali | nobili, clero, agricoltori, borghesia |
Il territorio del Principato vescovile nel 1027, in rapporto alle odierne regioni e province italiane | |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Marca di Trento |
Succeduto da | Arciducato d'Austria (1803-1806), Regno di Baviera (1806-1810), Regno d'Italia (1810-1814) e infine Impero d'Austria (1815) |
Il principato vescovile di Trento (in tedesco: Fürstbistum Trient, in latino: Archidioecesis Tridentinus) fu un antico stato ecclesiastico esistito per circa otto secoli (dall'inizio dell'XI secolo al 1803) all'interno del Sacro Romano Impero come entità semi-indipendente. I territori appartenenti legalmente al principato corrispondevano a gran parte della attuale provincia autonoma di Trento e parte della provincia autonoma di Bolzano (almeno fino al XVI secolo), oltre ad una stretta fascia in Svizzera (Engadina).
Nel 1803 il principato venne secolarizzato dall'imperatore Francesco d'Asburgo su iniziativa politica di Napoleone Bonaparte (nell'ambito della secolarizzazione di tutti i principati ecclesiastici del Sacro Romano Impero in seguito al Trattato di Lunéville del 1801), che lo annesse tra il 1806 (pace di Presburgo, dicembre 1805) e il 1810 al Regno di Baviera e quindi al napoleonico Regno d'Italia fino al 1814. In seguito alla Restaurazione del 1815, i territori appartenenti al principato non vennero restituiti al vescovo, ma l'amministrazione del territorio passò alla contea del Tirolo entro l'Impero austriaco.
Per molti secoli dalla sua fondazione, era esistito come entità statale o para-statale del Sacro Romano Impero, retta da ecclesiastici entro un complesso quadro di equilibri e intrecci politico-istituzionali e dinastici. Il principe vescovo aveva diritto di voto alla Dieta imperiale, il numero 37.