Il principe Mehmed Sabahaddin de Neuchâtel, nato Sultanzade Mehmed Sabahaddin Bey (Costantinopoli, 13 febbraio 1879[1] – Neuchâtel, 30 giugno 1948) è stato un principe, sociologo intellettuale e politico ottomano[2].
Era il figlio maggiore di Seniha Sultan, figlia del sultano Abdülmecid I, e di suo marito Mahmud Celaeddin Pasah. I suoi genitori erano entrambi oppositori di Abdülhamid II, fratellastro di Seniha, e avevano partecipato a un complotto fallito per rimettere sul trono Murad V, anche lui fratellastro di Seniha. Dopo il fallimento, Celaeddin fuggì in Europa coi figli, mentre Seniha fu catturata e posta agli arresti domiciliari con altri membri della famiglia.
Sia Sabahaddin che suo fratello minore, Sultanzade Ahmed Lütfullâh Bey, seguirono le orme politiche dei loro genitori.
Fu infine esiliato da Abdülhamid II a causa della sua minaccia alla casa regnante di Osman (la dinastia ottomana), di cui era membro, alla fine del XIX e all'inizio del XX secolo, dovuta alla sua attività politica e alla spinta per una democrazia su modello europeo nell'Impero ottomano, che avrebbe posto fine al potere assoluto del sultano. Fu uno dei fondatori del Partito Liberale ottomano di breve durata.[3]
Sebbene facesse parte della stessa dinastia ottomana, attraverso sua madre, Sultanzade Sabahaddin era conosciuto come un membro dei Giovani Turchi e si oppose quindi al dominio assoluto della dinastia. Come seguace di Émile Durkheim, il principe Sabahaddin è considerato uno dei fondatori della sociologia in Turchia.[4] Nel 1902 istituì la Società per l'iniziativa privata e il decentramento (in turco Teşebbüs-i Şahsi ve Adem-i Merkeziyet Cemiyeti).