Procarioti | |
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Composizione di immagini di diversi procarioti | |
Intervallo geologico | |
Classificazione filogenetica | |
Dominio | Prokaryota |
(clade) | (Mundus) Biota |
(clade) | (Arborea) Terroa |
(clade) | (Superimpero) Ribosa |
(clade) | (Impero) Cytota |
Classificazione classica | |
Dominio | Prokaryota |
Regni (classica) | |
Regni (filogenetica) | |
I procarioti (Prokaryota), dal greco πρό (pro - «prima») e κάρυον (karyon - «nucleo»), sono uno dei due domini tassonomici in cui classicamente sono suddivisi gli organismi viventi. Includono due regni, Archaea e Bacteria, e sono caratterizzati dall'essere privi di un sistema endomembranoso; soprattutto mancano di un nucleo strutturato, al contrario degli eucarioti che rappresentano l'altro dominio.
Il raggruppamento è eterogeneo e comprende organismi unicellulari o, al più, coloniali, di dimensioni dell'ordine del micrometro, ma variabili per oltre tre ordini di grandezza (da 0,1-0,2 μm di alcuni archea e ultramicrobacteria ai 700 di Epulopiscium fishelsoni), tendenzialmente poveri di compartimentazione cellulare, come organuli o altre suddivisioni interne. Il materiale genetico è disperso nel nucleoide, mentre la parete esterna è per lo più formata da proteine e peptidoglicani nei batteri e pseudomureina negli archeobatteri.
Contro la precedente definizione classica, che non prevedeva organuli a parte i ribosomi, dal 2003 l'individuazione dell'acidocalcisoma in molti differenti microorganismi infranse tale regola e, accomunando i regni dei viventi, chiarì alcuni aspetti sulla comune origine della vita[1]. Si pensa che alcuni procarioti, sviluppatisi nelle acque, siano stati i primi organismi apparsi sulla Terra.