Il Protocollo sull'Irlanda/Irlanda del Nord, comunemente conosciuto come Protocollo sull'Irlanda del Nord (in lingua inglese Northern Ireland Protocol), è un protocollo dell'accordo di recesso Brexit che disciplina le questioni doganali e di immigrazione al confine, nell'isola d'Irlanda, tra il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e l'Unione europea, e su alcuni aspetti degli scambi di merci tra l'Irlanda del Nord e il resto del Regno Unito.[1] I suoi termini sono stati negoziati nel 2019 e concordati e conclusi nel dicembre 2020. Il confine tra Regno Unito e Repubblica d'Irlanda aveva avuto uno status speciale da quando era stato posto fine al conflitto intestino trentennale nell'Irlanda del Nord con l'Accordo di Belfast/Accordo del Venerdì Santo del 1998. Nell'ambito del processo di pace dell'Irlanda del Nord, il confine era stato reso in gran parte invisibile, senza alcuna barriera fisica o controlli doganali sui suoi numerosi valichi; questo accordo era stato reso possibile dall'appartenenza comune di entrambi i paesi sia al mercato unico che all'Unione doganale dell'Unione europea che era la loro area di viaggio comune.
Dopo il ritiro del Regno Unito dall'Unione europea, il confine nell'isola di Irlanda è diventato l'unico confine terrestre tra il Regno Unito e l'Unione europea. Le disposizioni del mercato unico dell'Unione europea e del mercato interno del Regno Unito richiedono pertanto determinati controlli doganali e commerciali alle loro frontiere esterne. Il Protocollo dell'Irlanda del Nord ha lo scopo di proteggere il mercato unico dell'Unione europea, evitando al contempo l'imposizione di un "confine rigido" che potrebbe incitare a una reiterazione del conflitto e a destabilizzare la relativa pace che regge dalla fine dei "Troubles".
In base al protocollo, l'Irlanda del Nord è formalmente al di fuori del mercato unico dell'Unione europea, ma si applicano ancora le norme dell'Unione europea sulla libera circolazione delle merci e le norme dell'unione doganale dell'Unione europea; questo assicura che non ci siano controlli doganali tra l'Irlanda del Nord e la Repubblica d'Irlanda o Eire. Al posto di un confine terrestre tra Repubblica di Irlanda e Irlanda del Nord, il protocollo ha creato un confine doganale de facto lungo il Mare d'Irlanda a fini doganali, separando l'Irlanda del Nord dall'isola della Gran Bretagna.[2][3][4] Ciò ha causato inquietudine in importanti politici unionisti.[5]
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