Psilocibina | |
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Nome IUPAC | |
[3-(2-dimetilaminoetil)-1H-indol-4-il] diidrogenofosfato | |
Abbreviazioni | |
4-PO-DMT | |
Nomi alternativi | |
4-fosforilossi-N,N-dimetiltriptammina | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C12H17N2O4P |
Massa molecolare (u) | 284,25 |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 208-294-4 |
PubChem | 10624 e 138543650 |
DrugBank | DBDB11664 |
SMILES | CN(C)CCC1=CNC2=C1C(=CC=C2)OP(=O)(O)O |
Indicazioni di sicurezza | |
La psilocibina è una triptammina psichedelica presente in alcuni funghi allucinogeni del genere Psilocybe, Panaeolus, Inocybe, e Stropharia.
Quando ingerita viene rapidamente defosforilata a psilocina che esercita effetti sul sistema nervoso centrale inducendo esperienze psichedeliche, enteogene ed effetti lievemente euforizzanti.
Divenuta nota al grande pubblico solo negli anni sessanta del XX secolo dopo l'incontro tra il micologo R. Gordon Wasson e la curandera Maria Sabina[1], e successivamente sintetizzata in laboratorio da Albert Hofmann[2], acquisì una certa popolarità in Occidente per i suoi usi spirituali e ricreativi, e cominciò ad essere studiata ad Harvard[3] per la sua capacità di causare esperienze mistiche; quando però nel 1967 l'LSD fu reso illegale da Nixon, la similitudine delle due sostanze fece sì che anche la psilocibina venisse messa al bando in quasi tutti gli Stati del mondo.
Ben prima della sua scoperta da parte degli occidentali, veniva utilizzata dalle civiltà dell'America Latina nei riti sciamanici, ritrovandosi infatti nella formulazione delle bevande rituali.
Solo negli ultimi anni diversi studi ne stanno mostrando le importanti proprietà terapeutiche,[4] quando utilizzata sotto la supervisione medica, specie nei confronti di alcune patologie psichiatriche (in particolare ansia e depressione[5]) che si sono mostrate resistenti ai classici farmaci[6], dato confermato nel 2021 dal più vasto studio sperimentale condotto finora[7].
In seguito alla riscoperta del suo potenziale medico, la psilocibina, assieme agli altri psichedelici, è stata depenalizzata in due Stati americani (Oregon e Washington DC[8]) e otto città: Detroit[9], Santa Cruz, Oakland, Denver, Ann Arbor, Somerville, Cambridge e Northampton[8]. Dal primo luglio del 2023 la psilocibina può essere prescritta da psichiatri australiani autorizzati per il trattamento della depressione resistente ad altre terapie.[10] Attualmente in Italia la molecola è inserita nella tabella 1 delle sostanze stupefacenti, per cui sono illegali la detenzione e la vendita.