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Ptaḥ in geroglifici |
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Ptaḥ ("creatore") (o Tanen, Ta-tenen, Tathenen, Peteḥ, Phtha, nell'Aida di Verdi: Fthà) è una divinità egizia appartenente alla religione dell'antico Egitto, dio creatore, demiurgo della città di Menfi, patrono degli artigiani e degli architetti nonché dio del sapere e della conoscenza. Lui stesso fu ingegnere, muratore, fabbro, artista.
Api era il suo oracolo. Fu connesso con le divinità Sokar e Osiride, che insieme costituirono Ptah-Seker-Osiride. Come Tanen, Ptaḥ era conosciuto come divinità ctonia.
Fu sposato con Sekhmet o (secondo poche fonti) Bastet. Fra i suoi figli: Nefertum, Mihos e Imhotep.
Nell'iconografia è raffigurato come un uomo mummificato con barba, che tiene fra le mani uno scettro composito con l’ankh (simbolo della vita), l’uas come bastone del potere, e il djed (simbolo della stabilità). Spesso ha sul capo una calotta di pelle.
Da alcune fonti viene considerato il solo creatore non creato dell'intero universo, ed è anche ritenuto, a volte, una personificazione della materia primordiale (Ta-tenen). Ad un certo punto della storia egizia infatti si inizierà ad assimilare queste due divinità in un'unica entità, Ptaḥ-Tatenen, secondo un processo non dissimile a quello accaduto all'assai più noto Amon-Ra.
L'importanza del ruolo di Ptaḥ nella mitologia egiziana è testimoniata dall'etimologia del termine "Egitto", una corruzione greca del lemma Hut-ka-Ptaḥ (ḥwt-k3-ptḥ, "Casa dello spirito di Ptaḥ"), dal complesso monumentale della divinità a Menfi.