Python linguaggio di programmazione | |
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Autore | Python Software Foundation e Guido van Rossum |
Data di origine | 20 febbraio 1991 |
Ultima versione | 3.13.0 (7 ottobre 2024) e 3.14.0a2 (19 novembre 2024) |
Utilizzo | general-purpose, scripting |
Paradigmi | programmazione funzionale, programmazione orientata agli oggetti, dynamic programming, programmazione imperativa e programmazione multi-paradigma |
Tipizzazione | dinamica |
Influenzato da | ALGOL 68, ABC, Modula-3, C, C++, Perl, Java, Lisp, Haskell, APL, CLU, Dylan, Icon e Standard ML |
Ha influenzato | Boo, Cobra, CoffeeScript, D, F#, Go, Groovy, JavaScript, Julia, Ruby, Swift |
Implementazione di riferimento | |
Sistema operativo | Multipiattaforma |
Licenza | Python Software Foundation License |
Sito web | www.python.org/ |
Python è un linguaggio di programmazione ad alto livello, orientato a oggetti, adatto, tra gli altri usi, a sviluppare applicazioni distribuite, scripting, computazione numerica e system testing.
Ideato dall'olandese Guido van Rossum all'inizio degli anni novanta, è spesso paragonato a Ruby, Tcl, Perl, JavaScript, Visual Basic o Scheme[1]. Il nome fu scelto per la passione dello stesso inventore verso i Monty Python e per la loro serie televisiva Monty Python's Flying Circus[2].
Spesso è tra i primi linguaggi di programmazione a essere studiati dai neofiti, per la sua somiglianza a uno pseudo-codice, e di frequente viene usato per simulare la creazione di software grazie alla flessibilità di sperimentazione consentita, che permette al programmatore di organizzare le idee durante lo sviluppo, come per esempio il creare un gioco tramite Pygame oppure il back-end di un sito web tramite Flask o Django.
Python dispone anche di una sezione grafica, il modulo Python Turtle Graphics, che permette di applicare le righe di codici alla grafica.