Qasym-Jomart Toqaev

Qasym-Jomart Kemelūly Toqaev
Қасым-Жомарт Кемелұлы Тоқаев

Presidente della Repubblica del Kazakistan
In carica
Inizio mandato20 marzo 2019
Capo del governoAsqar Mamın
Álıhan Smaıylov
Roman Sklıar
Oljas Bektenov
PredecessoreNursultan Nazarbaev

Presidente del Senato
Durata mandato16 ottobre 2013 –
20 marzo 2019
PredecessoreKairat Mami
SuccessoreDarıga Nazarbaeva

Durata mandato11 gennaio 2007 –
15 aprile 2011
PredecessoreNurtai Abyqaev
SuccessoreKairat Mami

Direttore generale dell'Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra
Durata mandato12 marzo 2011 –
16 ottobre 2013
PredecessoreSergei Ordžonikidze
SuccessoreMichael Møller

Primo ministro del Kazakistan
Durata mandato1º ottobre 1999 –
28 gennaio 2002
PresidenteNursultan Nazarbaev
PredecessoreNurlan Balǵymbaev
SuccessoreImanǵalı Tasmaǵambetov

Ministro degli Affari Esteri
Durata mandatoottobre 1994 –
12 ottobre 1999
PresidenteNursultan Nazarbaev
Capo del governoÁkejan Kajygeldın
Nurlan Balg'ymbaev
PredecessoreQanat Saudabaev
SuccessoreErlan Idrissov

Dati generali
Partito politicoAmanat
Titolo di studiodoktor nauk in scienze politiche
UniversitàAccademia diplomatica del Ministero degli affari esteri dell'URSS
FirmaFirma di Qasym-Jomart Kemelūly Toqaev Қасым-Жомарт Кемелұлы Тоқаев

Qasym-Jomart Kemelūly Toqaev (in kazako Қасым-Жомарт Кемелұлы Тоқаев?; in russo Касым-Жомарт Кемелевич Токаев?, Kasym-Žomart Kemelevič Tokaev; Alma-Ata, 17 maggio 1953) è un politico e diplomatico kazako, presidente del Kazakistan a partire dal 20 marzo 2019.[1] È stato il successore di Nursultan Nazarbaev, che si è dimesso il 19 marzo 2019 dopo 29 anni in carica[2].

In precedenza ha ricoperto gli incarichi di Primo ministro (1999-2002), presidente del Senato (2007-2011, 2013-2019) e, a livello diplomatico, direttore generale dell'Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra (2011-2013).[3]

Durante la sua presidenza, ha promulgato diverse riforme nel tentativo di modernizzare il Kazakistan aumentando i salari dei lavoratori, abolendo la pena capitale, liberalizzando i prezzi e decentralizzando il governo locale.[4] Ma la governance di Toqaev è rimasta autoritaria con violazioni dei diritti umani.[5]

  1. ^ (RU) Tokayev sworn in as Kazakhstan's interim president, in TASS, 20 marzo 2019. URL consultato il 20 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2019).
  2. ^ (EN) Kazakh President Nazarbaev Abruptly Announces Resignation, su RadioFreeEurope/RadioLiberty. URL consultato il 19 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2019).
  3. ^ (EN) Kairat Mami to be the new Senate Speaker, su Tengrinews.kz, 15 aprile 2011. URL consultato il 26 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2019).
  4. ^ (EN) Political Reforms | Embassy of Kazakhstan in Washington, D.C., su kazakhembus.com. URL consultato il 29 dicembre 2021.
  5. ^ (EN) Is EU serious about human rights in Kazakhstan?, su Human Rights Watch, 25 novembre 2021. URL consultato il 29 dicembre 2021.

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