Lafferty è noto per il suo uso originale del linguaggio, delle metafore e della struttura narrativa[1], come anche per il suo particolare ingegno etimologico. Ha anche scritto un ciclo di quattro romanzi autobiografici, In a Green Tree, un testo di storia, The Fall of Rome, e un certo numero di romanzi che potrebbero essere definiti storici.
^Gene Wolfe ha scritto in un'introduzione a Episodes of the Argo che "[Lafferty potrebbe essere] lo scrittore più originale in tutta la storia della letteratura"; Michael Swanwick ha scritto che "se Lafferty non esistesse, ci mancherebbe l'immaginazione necessaria per inventarlo", affermazione citata sulla quarta di copertina dell'edizione originale di Lafferty in Orbit; Neil Gaiman ha affermato che "i racconti [di Lafferty] sono senza precedenti"; Harlan Ellison ha scritto che "Lafferty sfida le nostre categorie; la sua opera è diversa da quella di chiunque altro".