Ralph Nader

Ralph Nader

Ralph Nader (Winsted, 27 febbraio 1934) è un avvocato, saggista, attivista e politico statunitense.

Temi di speciale interesse sono per Nader la tutela del consumatore, l'umanitarismo, l'ambientalismo e la democrazia.[1]

Ha creato, presieduto e sostenuto numerose organizzazioni non profit, e durante gli anni settanta e ottanta è stato un attivista di primo piano per l'ambiente, gli animali, i diritti degli immigrati e dei nativi americani.[senza fonte] Molto critiche sono anche le sue posizioni verso la politica estera statunitense degli ultimi decenni, in particolare quella del governo Clinton, in quanto, secondo Nader, fortemente asservita agli interessi delle multinazionali e del commercio globale e gravemente limitante delle possibilità che hanno i singoli governi nazionali di tutelare i valori fondamentali della democrazia e i diritti umani.[2]

Nel 2002 fu il primo[senza fonte] ad accorgersi di una truffa ai danni dei Sacramento Kings contro i Los Angeles Lakers nelle finali del campionato NBA Western Conference. L'arbitro Tim Donaghy confessò l'illecito per motivi economici e di share in favore dei Lakers, che vinsero il titolo. Dal 1996 al 2008 Nader è stato costantemente candidato alla presidenza degli Stati Uniti: dapprima per il Green Party e poi, dal 2004, come indipendente. Molto discusso fu il suo ruolo nelle elezioni del 2000, che videro la vittoria sul filo di lana del repubblicano George W. Bush.

  1. ^ (EN) The Green Party gets serious, su providencephoenix.com. URL consultato il 17 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2013).
  2. ^ v. prefazione al saggio "WTO - tutto quello che non vi hanno detto sul commercio globale", Lori Wallach, Michelle Sforza, Feltrinelli, 2003

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