Il termine rasa (in sanscrito, रस) letteralmente significa "succo, essenza"[1][2] e connota un concetto nelle arti indiane sul sapore estetico di qualsiasi opera visiva, letteraria o musicale che evochi un'emozione o un sentimento nel fruitore ma che non possono essere descritti.[2] Si riferisce ai sapori/all'essenza emotiva elaborati nell'opera dall'autore e apprezzati da uno "spettatore sensibile" o "sahṛdaya", letteralmente "uno che ha il cuore" e può connettersi all'opera con trasporto.
I rasas derivano dai bhavas, cioè gli stati d'animo.[3]