Regio III Lucania et Bruttii

Regione III Lucania e Bruzia
Regio III Lucania et Bruttii
Mappa indicante la posizione delle regioni dell'Italia augustea
Informazioni generali
Nome ufficiale(LA) Regio III Lucania et Bruttii
Dipendente daImpero romano
Amministrazione
Forma amministrativaRegione dell'Italia augustea
Evoluzione storica
Inizio7 d.C.
Causaistituzione delle regioni augustee dell'Italia
Fine292 d.C.
Causariforma amministrativa operata da Diocleziano
Preceduto da Succeduto da
- Lucania et Bruttii (provincia)
Cartografia
Mappa schematica della Regio III Lucania et Bruttii

La Regio III Lucania et Bruttii, la terza delle Regioni dell'Italia augustea, confinava ad est ed a nord con la Regio II Apulia et Calabria, a nord-ovest con la Regio I Latium et Campania, mentre a sud era racchiusa tra Mar Ionio e Tirreno e si spingeva fino al Fretum Siculum (lo stretto di Messina).

Geograficamente, il confine orientale era individuato nel corso del fiume Bradano (l'antico Bradanus) che scorre poco ad ovest dell'odierna Matera (Mateola), quello nord-occidentale dal corso inferiore del Sele (Silarus).

La Regio III comprendeva quindi tutta l'attuale Calabria abitata dai Bruzi e dai Greci, l'odierna Basilicata (con l'esclusione del Vulture-Melfese e della Valle del Bradano che erano aggregate alla Regio II Apulia et Calabria) nonché tutto il Cilento e il Vallo di Diano nell'attuale provincia di Salerno. Sulla sponda tirrenica il confine territoriale tra le due popolazioni era segnato dal fiume Lao (Laus) e dallo spartiacque del Pollino. Non si hanno informazioni certe per il versante ionico, ma è probabile che doveva trovarsi tra le vecchie colonie greche di Metaponto a nord, e di Sibari a sud. Entrambe le popolazioni erano di ceppo Osco.

I romani conquistarono la regione con guerre, trattati ed alleanze intorno al III secolo a.C., inserendosi ed approfittando dello stato di quasi permanente ostilità che opponeva già da due secoli Lucani e Bruttii alle colonie della Magna Grecia, altra presenza fondamentale sul territorio anche se limitato alla zona costiera.

La conquista romana non fu però facile perché nei due secoli a venire in diverse occasioni le popolazioni indigene si ribellarono, spesso coalizzandosi tra loro o appoggiando l'azione di condottieri stranieri. Successe con la coalizione antiromana della terza guerra sannitica e durante l'invasione di Pirro e di Annibale.


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