Regno dei Serbi, Croati e Sloveni

Disambiguazione – Se stai cercando il governo balcanico del 1918, vedi Stato degli Sloveni, Croati e Serbi.
Regno dei Serbi, Croati e Sloveni
Motto: Један народ, један краљ, једна држава!
Jedan narod, jedan kralj, jedna država!
(Un popolo, un re, un paese!)
Regno dei Serbi, Croati e Sloveni - Localizzazione
Regno dei Serbi, Croati e Sloveni - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome ufficialeКраљевина Срба, Хрвата и Словенаца
Kraljevina Srba, Hrvata i Slovenaca
Kraljevina Srbov, Hrvatov in Slovencev
Lingue ufficialiSerbo-croato-sloveno[1][2][3][4][5]
InnoHimna Srba, Hrvata i Slovenaca
CapitaleBelgrado
Politica
Forma di StatoStato unitario
Forma di governoMonarchia costituzionale
Re dei Serbi, dei Croati e degli SloveniElenco
Presidente del ConsiglioElenco
Organi deliberativiAssemblea nazionale
Nascita1º dicembre 1918 con Pietro I
CausaPrima guerra mondiale
Fine3 ottobre 1929 con Alessandro I
CausaCambio di denominazione
Territorio e popolazione
Bacino geograficoPenisola balcanica
Massima estensione247 542 km² nel 1931
Popolazione13.934.038 nel 1931
Economia
ValutaCorona (1918-1920)

Dinaro (1918-1929)

Religione e società
Religioni preminentiChiesa ortodossa, Chiesa cattolica.
Religioni minoritarieProtestantismo, Ebraismo,

Islam.

Evoluzione storica
Preceduto daAustria-Ungheria[6]
Serbia
Succeduto daBandiera della Jugoslavia Regno di Jugoslavia

Il Regno dei Serbi, Croati e Sloveni (in serbo e croato: Краљевина Срба, Хрвата и Словенаца, Kraljevina Srba, Hrvata i Slovenaca; in sloveno: Kraljevina Srbov, Hrvatov in Slovencev), abbreviato in Regno di SHS (Краљевина СХС, Kraljevina SHS), fu uno Stato dell'Europa, riconosciuto ufficialmente all'indomani della Conferenza di pace di Parigi del 1919, a conclusione della prima guerra mondiale, che durò fino alla creazione del Regno di Jugoslavia nel 1929.

  1. ^ Il serbo-croato e lo sloveno sono lingue separate, ma questo non era ufficialmente accettato o universalmente riconosciuto all'epoca, e il "serbo-croato-sloveno" fu dichiarato unica lingua ufficiale (srbsko-hrvatsko-slovenački o srbsko-hrvatsko-slovenski; tradotto anche "serbocroatosloveno"). Si trattava, in pratica, di serbo-croato.
  2. ^ Busch, Birgitta; Kelly-Holmes, Helen (2004). Language, Discourse and Borders in the Yugoslav Successor States. Multilingual Matters. p. 26. ISBN 978-1-85359-732-9. 'la lingua ufficiale del Regno era il "serbo-croato-sloveno".'
  3. ^ Mesić, Milan (2004). Perspectives of Multiculturalism: Western and Transitional Countries. Zagreb: FF Press. p. 322. 'una lingua con triplo nome, chiamata ufficialmente serbo-croato-sloveno'
  4. ^ Alexander, Ronelle (2013). Language and Identity: The Fate of Serbo-Croatian. In Daskalov, Rumen; Marinov, Tchavdar (eds.). Entangled Histories of the Balkans. Volume One, National Ideologies and Language Policies, Koninklijke Brill NV. p. 371. ISBN 978-90-04-25076-5. Ora, però, la lingua ufficiale del nuovo stato, il Regno dei Serbi, Croati e Sloveni, portava l'ingombrante nome di 'Serbo-Croato-Sloveno' (srbsko-hrvatsko-slovenački o srbsko-hrvatsko-slovenski)."
  5. ^ Wojciechowski, Sebastian; Burszta, Wojciech J.; Kamusella, Tomasz (2006). Nationalisms across the globe: an overview of nationalisms in state-endowed and stateless nations, 2. School of Humanities and Journalism. p. 79. ISBN 978-83-87653-46-0. Allo stesso modo, la Costituzione del 1921 dichiarò il serbocroato-sloveno lingua ufficiale e nazionale del Regno dei Serbi, Croati e Sloveni."
  6. ^ L'effettività dell'effimero Stato degli Sloveni, Croati e Serbi che fu proclamato nei territori del dissolto impero asburgico non è accertata. Non risultano produzioni legislative ascrivibili a tale autoproclamata entità, né che esso avesse l'effettivo controllo del territorio, né fu mai internazionalmente riconosciuto.

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