Il Regno di Scozia (in gaelico scozzese: Rioghachd na h-Alba; in scots: Kinrick o Scotland; in inglese: Kingdom of Scotland) fu uno stato sovrano situato nell'Europa nord-occidentale, esistito dall'843 al 1707. Occupava il nord settentrionale dell'isola di Gran Bretagna, confinava con il Regno d'Inghilterra a sud, con il Mare del Nord a est, l'Oceano Atlantico a nord e a ovest, con il Canale del Nord e il Mare d'Irlanda a sud-ovest. Fu soggetto a diverse invasioni da parte degli inglesi, ma con Roberto I Bruce combatté una serie di guerre di indipendenza che ebbero successo e consentirono al Paese di rimanere indipendente per tutto il tardo Medioevo. A seguito dell'annessione delle Ebridi e delle Northern Isles da parte del Regno di Norvegia nel 1266 e nel 1472 rispettivamente, e la conquista finale del burgh reale di Berwick da parte del Regno d'Inghilterra nel 1482, il territorio del Regno di Scozia corrispose a quella dell'attuale Scozia. Nel 1603 Giacomo VI di Scozia divenne re d'Inghilterra, unendo Scozia ed Inghilterra in un'unione personale. Nel 1707 i due regni vennero uniti per costituire il Regno di Gran Bretagna, sotto i termini dell'Atto di Unione.
La Corona era l'elemento più importante del governo. La monarchia scozzese nel Medioevo era una istituzione per la maggior parte itinerante, prima che Edimburgo si sviluppasse come capitale nella seconda metà del XV secolo. La Corona rimase al centro della vita politica e nel XVI secolo emerse come centro principale di mecenatismo artistico ed espositivo, fino a che non fu dissolta con l'Unione delle Corone nel 1603. La Corona scozzese adottò gli standard convenzionali degli stati monarchici dell'Europa occidentale del tempo, e sviluppò un Consiglio Privato e i grandi ufficiali dello Stato. Il Parlamento emerse anche come principale istituzione legale, ottenendo supervisione sulle tasse e sulla politica, ma non fu mai veramente centrale nella vita nazionale. Nel primo periodo, i re degli scozzesi dipendevano dai grandi lord, i mormaer e toísechs, ma a partire dal regno di Davide I, furono introdotti gli sceriffi, che permisero un controllo più diretto e limitarono gradualmente il potere dei principali signori. Nel XVII secolo la creazione del Giudice di pace e del Commissario alle forniture aiutarono ad aumentare l'efficacia del governo locale. L'esistenza continuativa delle corti aiutò a consolidare il potere dei laird locali.
Il Diritto di Scozia si sviluppò nel Medioevo e fu riformato e codificato nel XVI e XVII secolo. Con Giacomo VI le funzioni legali del Consiglio vennero razionalizzate, con Corti di sessione che si tenevano quotidianamente ad Edimburgo. Nel 1532 fu fondato il Collegio di giustizia, che portò alla formazione degli avvocati. Davide I fu il primo re scozzese conosciuto per aver stampato moneta; con l'Unione delle Corone del 1603, la sterlina scozzese fu fissata a solo un dodicesimo del valore della sterlina inglese. La Bank of Scotland stampò banconote dal 1704 e la valuta scozzese fu abolita con l'Atto di Unione del 1707, ma ancora oggi la Scozia mantiene le proprie banconote.
Prima di Edimburgo, la più grande città del paese, capitali della Scozia sono state le città di Scone, Dunfermline e Stirling. La popolazione del regno di Scozia nel 1700 era di circa 1,1 milione di persone.