La carica di Reichsleiter («Capo del Reich» oppure «Comandante del Reich») veniva assegnata ai più importanti funzionari politici del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori guidato da Adolf Hitler nel periodo compreso tra il 1933 ed il 1945.[1] I Reichsleiter, scelti personalmente da Hitler, rispondevano esclusivamente a lui in merito agli specifici compiti per i quali erano stati nominati e che spaziavano dalla politica estera, alla propaganda, allo sviluppo agricolo.
L'insieme dei Reichsleiter formava il Reichsleitung (la direzione generale del Partito) e i membri di quest'importante organismo avevano il privilegio di sedere in prima fila durante gli incontri tenuti alla Casa bruna (il quartier generale dello NSDAP) di Monaco. La carica di Reichsleiter rappresentava inoltre il più alto grado paramilitare assegnato ai membri del Partito nazionalsocialista precedendo quello di Gauleiter.[1]
Nonostante l'importanza del ruolo e la teorica competenza esclusiva in determinate aree di intervento molti Reichsleiter si trovarono in competizione con altri uffici con compiti similari nominati da Hitler all'esterno delle gerarchie dello NSDAP. Tale sovrapposizione di ruoli e competenze - che spesso condusse al caos burocratico - non deve stupire in quanto classica del regime hitleriano basato sul divide et impera.