La religione romana è l'insieme dei fenomeni religiosi propri dell'antica Roma considerati nel loro evolvere come varietà di culti, questi correlati allo sviluppo politico e sociale della città e del suo popolo[1][2].
Le origini della città sono controverse (vedi Fondazione di Roma). Recentemente l'archeologo italiano Andrea Carandini[3] sembrerebbe aver quantomeno dimostrato di poter datare l'origine di Roma all'VIII secolo a.C., saldando quindi le sue conclusioni, basate sugli scavi da lui condotti nella zona del Palatino, all'età di fondazione stabilita dal racconto tradizionale[4][5].
Le origini della religione romana vanno individuate nei culti delle popolazioni italiche[6], nelle tradizioni religiose dei popoli indoeuropei[7] che, probabilmente a partire dal XV secolo a.C.[8], migrarono nella penisola, nelle civiltà etrusca[9] e della Grecia[10] e nelle influenze delle civiltà del Vicino Oriente occorse lungo i secoli.
La religione romana cessò di essere come religione "ufficiale" all'interno dell'Impero romano con l'editto di Tessalonica e i successivi editti promulgati a partire dal 380 dall'imperatore romano convertito al cristianesimoTeodosio I[11], il quale proibì e perseguitò tutti i culti non cristiani professati nell'Impero, soprattutto quelli pagani[12]. Precedentemente (362-363) c'era stato il vano tentativo dell'imperatore Giuliano di riformare la religione pagana per contrapporla efficacemente al cristianesimo, ormai ampiamente diffuso.
^Schilling (1987) e Rüpke (2005). «"Roman religion" is an analytical concept that is used to describe religious phenomena in the ancient city of Rome and to relate the growing variety of cults to the political and social structure of the city.»
^Sul considerare la "religione romana" strettamente collegata alla città di Roma, vedi Schilling (1987) e Rüpke (2005). «Although Rome gradually became the dominant power in Italy during the third century BCE, as well as the capital of an empire during the second century BCE, its religious institutions and their administrative scope only occasionally extended beyond the city and its nearby surroundings (ager Romanus).» Ma anche Scheid, pp. 13-14. «La religione romana esiste solo a Roma o là dove stanno i Romani.»
^La datazione al 753 a.C. risale all'erudito romano Marco Terenzio Varrone (I secolo a.C.). Altre datazioni come quelle proposte da Catone, Dionigi di Alicarnasso e Polibio non si discostano molto. Fabio Pittore indica il 748-747, Cincio Alimento il 729-728, Timeo si spinge fino all'814-813.
^Per una sintesi, cfr. Cristiano Viglietti, L'eta dei re in La grande storia dell'antichità – Roma (a cura di Umberto Eco), vol. 9, pp.43 e ss.
^Così Eliade (1990), p. 111. «orbene, l'etnia latina da cui è nato il popolo romano, è il risultato di una mescolanza fra le popolazioni neolitiche autoctone e gli invasori indoeuropei scesi dai paesi transalpini»; diversamente Dumézil, p. 69-70: «A differenza dei greci che invasero il mondo minoico, le diverse bande di indoeuropei che discesero in Italia non dovettero certamente affrontare grandi civiltà. Coloro che occuparono il sito di Roma probabilmente non erano neppure stati preceduti da un popolamento denso e instabile; tradizioni come il racconto su Caco inducono a pensare che i pochi indigeni accampati sulle rive del Tevere siano stati semplicemente e sommariamente eliminati come lo sarebbero stati, agli antipodi, i tasmaniani dai mercanti venuti dall'Europa.»
^Per un'introduzione alle religione degli Indoeuropei cfr. Jean Loicq, Religione degli Indoeuropei, in Poupard (2007), pp. 891-908; Renato Gendre, Indoeuropei, in Filoramo (1993), pp. 371 e ss.; Regis Boyer, Il mondo indoeuropeo in L'uomo indoeuropeo e il sacro, in Ries (1991), pp. 7 e ss.
^André Martinet, L'indoeuropeo. Lingue, popoli culture, Bari, Laterza, 1989, pp. 78-79; Francisco Villar, Gli Indoeuropei, Bologna, il Mulino, 1997, p. 480.
^Per le decisive influenze della cultura religiosa etrusca su quella romana cfr. Marta Sordi, L'homo romanus: religione, diritto, e sacro, in Le civiltà del Mediterraneo e il sacro, in Ries (1991), pp. 7 e ss.
^Per quanto attiene alla decisiva influenza della mitologia greca sulla religione romana si rimanda alle conclusioni di Dumézil, pp. 63 e ss.
^Cfr. al riguardo Salvatore Pricoco, in Filoramo (2008), vol. 1, pp. 321 e ss.
^Gli editti contro gli eretici e gli apostati furono in seguito raccolti nel sedicesimo libro del Codice teodosiano del 438.