Repubblica fiorentina | |
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In arancione, la Repubblica di Firenze alla fine del XV secolo | |
Dati amministrativi | |
Nome completo | Repubblica Fiorentina |
Nome ufficiale | Respublica Florentina |
Lingue ufficiali | latino, toscano |
Lingue parlate | toscano |
Capitale | Firenze |
Politica | |
Forma di governo | |
Organi deliberativi | Priorato
Consigli cittadini |
Nascita | 1115 con Guido Guerra II |
Causa | autonomia dal Margraviato di Toscana dopo la morte di Matilde di Canossa |
Fine | 1532 con Alessandro de' Medici |
Causa | Assedio di Firenze |
Territorio e popolazione | |
Bacino geografico | Toscana |
Territorio originale | comune di Firenze |
Economia | |
Valuta | Fiorino |
Religione e società | |
Religioni preminenti | cattolicesimo |
Religione di Stato | cattolicesimo |
Religioni minoritarie | ebraismo |
Classi sociali | patrizi, aristocrazia, clero, cittadini, popolo |
L'espansione di Firenze dal 1300 al 1500 | |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Marca di Tuscia |
Succeduto da | Ducato di Firenze |
Nella sua storia, la città di Firenze conobbe periodi in cui la sua forma di governo fu quella di una Repubblica. La repubblica era governata da un consiglio noto come Signoria. La signoria era scelta dal gonfaloniere (sovrano titolare della città), eletto ogni due mesi dai membri delle corporazioni fiorentine.[1]
Durante il XII e il XIII secolo il potere economico e politico della città crebbe costantemente, in questo periodo le famiglie mercantili della Repubblica riuscirono a ottenere anche i monopoli bancari papali e divennero esattori delle tasse per il papa in tutta Europa. Poco prima della metà del XIV secolo, Firenze era diventata una metropoli, rendendola una delle più grandi città d'Europa.[2]
La famiglia Medici ottenne il governo della città nel 1434 sotto Cosimo de' Medici. I Medici mantennero il controllo di Firenze fino al 1494, poi Giovanni di Lorenzo de' Medici riconquistò la repubblica nel 1512.[3] Papa Clemente VII, lui stesso un Medici, nominò il suo parente Alessandro de' Medici primo "Duca di Firenze", trasformando così la Repubblica in una monarchia ereditaria.[4]