La Resistenza romana fu il movimento di liberazione che operò a Roma durante l'occupazione tedesca della città, durata dall'8 settembre 1943 (per la mancata difesa da parte dei vertici del Regio Esercito e dopo la battaglia di Porta San Paolo, del 10 settembre) al 4 giugno 1944, data della liberazione della città da parte degli Alleati.
La resistenza coinvolse sia militari, sia un gran numero di cittadini romani, i quali si opposero, in modo palese o nascosto (talora passivamente e senza l'uso delle armi, oppure auto-organizzandosi in formazioni paramilitari)[1] alle forze tedesche e alle varie milizie fasciste.