Resistenza romana

Voce principale: Resistenza italiana.

La Resistenza romana fu il movimento di liberazione che operò a Roma durante l'occupazione tedesca della città, durata dall'8 settembre 1943 (per la mancata difesa da parte dei vertici del Regio Esercito e dopo la battaglia di Porta San Paolo, del 10 settembre) al 4 giugno 1944, data della liberazione della città da parte degli Alleati.

La resistenza coinvolse sia militari, sia un gran numero di cittadini romani, i quali si opposero, in modo palese o nascosto (talora passivamente e senza l'uso delle armi, oppure auto-organizzandosi in formazioni paramilitari)[1] alle forze tedesche e alle varie milizie fasciste.

  1. ^ La renitenza alla leva della RSI fu a Roma circa il 15-20% superiore alla media. Secondo i dati dei Servizi segreti USA, solo il 2% dei cittadini romani si presentò spontaneamente alle chiamate al lavoro o alle armi imposte dai comandi del Reich (Cfr. Umberto Gentiloni Silveri, Maddalena Carli, Bombardare Roma - Gli Alleati e la «città aperta» (1940-1944) - Il Mulino - Biblioteca storica, Bologna, 2007, ISBN 978-88-15-11546-1, pag. 13).

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