Riforma emancipativa del 1861

Dei mužik intenti ad ascoltare la proclamazione della riforma in un dipinto di Boris Michajlovič Kustodiev del 1907.

La riforma emancipativa del 1861 (in russo Крестьянская реформа 1861 года?, Krest’janskaja reforma 1861 goda) venne emanata nell'Impero russo dallo zar Alessandro II di Russia; con essa venne abolita la servitù da tutto il territorio imperiale. Fu la prima riforma liberale compiuta nel corso del regno da Alessandro II; lo zar risolse alcuni problemi non affrontati da suo padre, Nicola I.

Lo zar Alessandro II.

La riforma era stata annunciata in seguito alla sconfitta dell'impero durante la guerra di Crimea, a causa della quale era nato uno scontento generale e di conseguenza si era accentuato il sentimento di necessità di rinnovamento nelle strutture statali, presente già dai decenni precedenti. L'11 aprile 1856, lo zar pronunciò un discorso ai rappresentanti della nobiltà moscovita, considerato l'avvio del processo di emancipazione. Tranquillizzò dapprima la platea smentendo le voci su di una sua intenzione di abolire subito la servitù della gleba, poi aggiunse:

«[…] Ma, naturalmente, e voi stessi ve ne rendete conto, il sistema attuale di proprietà di servi non può rimanere inalterato. È meglio cominciare ad abolire il servaggio dall'alto piuttosto che aspettare che esso cominci ad essere abolito dal basso. Quello che vi chiedo, signori, è di pensare come questo possa essere fatto.»

  1. ^ Saunders, p. 341.

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