Rock progressivo

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Voce principale: Rock.
Rock progressivo
Origini stilisticheRock psichedelico
Blues rock
Folk
Baroque pop
Musica classica[1]
Fusion
Proto-prog
Origini culturalifine anni sessanta nel Regno Unito
Strumenti tipicivoce, chitarra, basso, batteria, sintetizzatore, organo Hammond, pianoforte, mellotron, violino, flauto traverso
PopolaritàNato in Inghilterra alla fine degli anni sessanta e sviluppatosi principalmente nella prima metà degli anni settanta.
Sottogeneri
Space rock - Rock sinfonico - Zeuhl - Avant-progressive
Generi derivati
Neoprogressive - Progressive metal
Generi correlati
Art rock - Acid rock - Krautrock - Pop progressivo - Post-rock - Progressive folk - Rock sperimentale - Blues rock - Glam rock - Album rock - British invasion
Generi regionali
Scena di Canterbury - Rock progressivo in Italia - Progressive statunitense

Il rock progressivo (dall'inglese progressive rock), anche noto come prog o prog rock, è un genere della musica rock, evoluto dal rock psichedelico britannico degli anni sessanta e diffusosi in Germania, Italia e Francia nel corso del decennio e di quello successivo[2]. Similarmente all'art rock, nacque rispondendo all'esigenza di dare alla musica rock maggiore spessore culturale e credibilità[3]. Il nome del genere, considerato da alcuni inadeguato[1], indica la progressione del rock dalle sue radici blues, di matrice statunitense, a un livello maggiore di complessità e varietà ritmica, compositiva, melodica, armonica e stilistica[4].

I fautori di questa tendenza si distaccarono dalla struttura musicale popolare tipica della Tin Pan Alley in favore di strumentazioni e tecniche compositive frequentemente associate alla musica classica e al jazz[5] o alla musica colta in genere. I brani furono così rimpiazzati da lunghe suite musicali che potevano arrivare a durare quanto l'intera facciata di un disco LP (anche oltre i 20 minuti), includendo influenze sinfoniche, temi musicali estesi, ambientazioni e testi fantasy, complesse orchestrazioni. Una parte della critica musicale, che considera il concetto alla base del genere pretenzioso e le sue sonorità «pompose» e «sopra le righe», tende a sminuire questo genere oppure a ignorarlo del tutto[6].

Il rock progressivo emerse nella seconda metà degli anni 60. Il suo inizio è spesso identificato con il primo successo dei Procol Harum A Whiter Shade of Pale del 1967[7], e conobbe il suo picco di popolarità nella prima metà degli anni settanta con l'affermazione, anche commerciale, di gruppi britannici quali Pink Floyd, Genesis, Yes, King Crimson, Emerson, Lake & Palmer, Gentle Giant, Van Der Graaf Generator, Camel, Caravan e Jethro Tull[4], tra i più noti e influenti del genere. Vi fu poi una vasta costellazione di gruppi che, pur non raggiungendo quei vertici, furono ugualmente molto influenti. La popolarità del genere andò sempre più scemando con il finire del decennio, pur con qualche eccezione (una su tutte la band canadese dei Rush). È opinione comune che la causa principale della fine degli anni d'oro del rock progressivo fu l'affermarsi del punk rock, sebbene i fattori del declino furono in realtà molteplici[8].

Il rock progressivo influenzò poi generi successivi come il krautrock e il post-punk, e si fuse in seguito con altre forme della musica rock creando generi come il neo-classical metal e il progressive metal. Una forma di revival del prog anche noto come neoprogressive si sviluppò a cavallo del XX e del XXI secolo.[4].

  1. ^ a b Storia del rock - Progressive, su ondarock.it. URL consultato il 12 giugno 2010.
  2. ^ Rizzi 2003.
  3. ^ Brown, Arthur (2008), BBC Prog Rock Britannia: An Observation in Three Movements (Televised interview), BBC Four
  4. ^ a b c Capitolo 16 - Il progressive rock, su storiadellamusica.it. URL consultato il 2 giugno 2014.
  5. ^ Cleveland, Barry (Mar 2005), "Prog Rock", Guitar Player (NewBay Media LLC)
  6. ^ Jerry Lucky, Progressive Rock, Burlington, Ontario, Collector's Guide Publishing, Inc., 2000.
  7. ^ Procol Harum, addio al cantante Gary Brooker, su repubblica.it, 22 febbraio 2022. URL consultato il 26 febbraio 2022.
  8. ^ Paul Hegarty e Martin Halliwell, Beyond and before: progressive rock since the 1960s, New York, The Continuum International Publishing Group, 2011, ISBN 978-0-8264-2332-0.

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