Rodrigo Duterte | |
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Foto ufficiale | |
16º Presidente delle Filippine | |
Durata mandato | 30 giugno 2016 – 30 giugno 2022 |
Vice presidente | Leni Robredo |
Predecessore | Benigno Aquino III |
Successore | Ferdinand Marcos Jr. |
Sindaco di Davao | |
Durata mandato | 30 giugno 2013 – 30 giugno 2016 |
Predecessore | Sara Duterte-Carpio |
Successore | Sara Duterte-Carpio |
Durata mandato | 30 giugno 2001 – 30 giugno 2010 |
Predecessore | Benjamin C. De Guzman |
Successore | Sara Duterte-Carpio |
Durata mandato | 2 febbraio 1988 – 19 marzo 1998 |
Predecessore | Jacinto T. Rubillar |
Successore | Benjamin C. De Guzman |
Vice-sindaco di Davao | |
Durata mandato | 30 giugno 2010 – 30 giugno 2013 |
Predecessore | Sara Duterte-Carpio |
Successore | Paolo Duterte |
Durata mandato | 2 maggio 1986 – 27 novembre 1987 |
Predecessore | Cornelio P. Maskariño |
Successore | Gilbert G. Abellera |
Membro della Camera dei rappresentanti delle Filippine - primo distretto di Davao | |
Durata mandato | 30 giugno 1998 – 30 giugno 2001 |
Predecessore | Jesus Dureza |
Successore | Prospero Nograles |
Presidente nazionale del Partito Democratico delle Filippine - Potere della Nazione | |
In carica | |
Inizio mandato | 7 febbraio 2016 |
Predecessore | Ismael Sueno |
Dati generali | |
Partito politico | PDP-Laban (2001-2009, dal 2015) Hugpong (dal 2011) Kilusang Pagbabago (dal 2016) Precedenti: NP (1990-2015) LP (2009-2015) LAMP (1998-2001) Lakas ng Dabaw (1988) |
Titolo di studio | Scienze politiche (1968) Giurisprudenza (1972) |
Università | Lyceum of the Philippines University Università di San Beda |
Professione | Avvocato |
Firma |
Rodrigo Roa Duterte[1], detto Rody o Digong (Maasin, 28 marzo 1945), è un politico filippino, 16º Presidente della Repubblica delle Filippine dal 30 giugno 2016 al 30 giugno 2022, primo mindanaoense a ricoprire tale carica[2].
Descritto come rappresentante di un populismo autoritario[3], sin dalla sua elezione Duterte ha avviato una cosiddetta "guerra alla droga" a livello nazionale, che ha portato ad un aumento delle uccisioni extragiudiziarie nell'arcipelago,[4] mentre sul fronte estero ha perseguito una politica più indipendente dagli Stati Uniti d'America e aperto ad altre potenze mondiali quali Cina e Russia.
Nel dicembre 2016, si è piazzato al 70º posto nella classifica delle persone più potenti del mondo secondo Forbes.[5][6] Nell'ottobre 2021, Rodrigo Duterte ha annunciato che non si sarebbe candidato alla vicepresidenza nelle elezioni del 2022 e che si sarebbe ritirato dalla vita politica.[7]