Rosa (colore)

Rosa
Info sulle coordinate del coloreCodifica colore
Nome HTML e rappresentazionePink     
HEX#FFC0CB
sRGB1 (rgb)(255; 192; 203)
xxx nm
xxx nm
xxx nm
Lunghezza d'onda del colore nello spettro visibile
CMYK2 (cmyk)(0; 24; 20; 0)
...
xxx nm
xxx nm
xxx nm
Rappresentazione CMYK del colore
HSV (hsv)(349°; 24%; 100%)
...
Rappresentazione HSV del colore
Gradazioni di rosa
Colore complementare (nello spazio colore sRGB)     (0; 63; 52)
Riferimento
[1]
1: normalizzato a [0-255] (byte)
2: normalizzato a [0-100] (%)

Il rosa è il colore del fiore omonimo, originariamente descritto come un colore della gamma del rosso[2]: più tecnicamente una tonalità chiara e desaturato, solitamente ottenuto dalla sintesi additiva del rosso con il bianco. Il nome fu per la prima volta associato ad uno specifico pigmento (un derivato dell'estratto delle radici della Rubia tinctorum, nota anche come Rosa Garanza o Robbia) dalla seconda metà del XVII secolo.

Dal punto di vista artistico ed emotivo viene considerato un colore caldo, associato al fascino, alla gentilezza, alla sensibilità, alla tenerezza, alla dolcezza, all’infanzia, alla femminilità e al romanticismo. Una combinazione di rosa e bianco è associata all'innocenza, mentre una combinazione di rosa e nero si collega all'erotismo e alla seduzione[3]. Nel XXI secolo, il rosa è visto come un simbolo di femminilità, anche se non è sempre stato visto in questo modo. Negli anni '20, fino agli anni '40, era considerato un colore che “esprime natura bellicosa” e quindi associato maggiormente al maschile che al femminile.

I confini tra rosa, fucsia e viola sfumano l'uno nell'altro, come avviene sempre per i colori che si distinguono per una tonalità più chiara o più scura.

  1. ^ (EN) HTML Color Names, su www.w3schools.com. URL consultato il 7 aprile 2024.
  2. ^ ròṡa - Treccani, su Treccani. URL consultato l'11 aprile 2024.
  3. ^ Heller, Eva: Psychologie de la couleur – effets et symboliques, pp. 179-184.

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