Ruhollāh Mostafavī Mōsavī Khomeyní روح الله مصطفوی موسوی خمینی | |
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1ª Guida Suprema dell'Iran | |
Durata mandato | 1º febbraio 1979 – 3 giugno 1989 |
Presidente | Abolhassan Banisadr Mohammad Ali Rajai Ali Khamenei |
Capo del governo | Mehdi Bazargan Mohammad-Ali Rajai Mohammad-Javad Bahonar Mohammad-Reza Mahdavi Kani Mir-Hosein Musavi |
Predecessore | carica istituita |
Successore | Ali Khamenei |
Dati generali | |
Prefisso onorifico | Sayyid |
Partito politico | Partito Islamico Repubblicano (1979-1987) |
Firma |
Āyatollāh Ruḥollāh Moṣṭafāvī Mōsavī Khomeynī (in persiano روح الله مصطفوی موسوی خمینی; Khomeyn, 24 settembre 1902[1] – Teheran, 3 giugno 1989) è stato un politico e imam iraniano.
Fu un Grande Ayatollah (Āyatollāh al-ʿUẓma), capo spirituale e politico del suo Paese come Guida Suprema dell'Iran dal 1979 al 1989. Il suo governo fu ispirato alla religione islamica secondo un'ottica sciita duodecimana, e fu impostato in ossequio a uno stretto approccio fondamentalista. Il regime da lui instaurato inaugurò in Iran una linea di potere che fu definita teocratica,[2] che ha continuato a dominare il Paese anche dopo la sua morte con caratteristiche dittatoriali e con l'uso della violenza su oppositori politici e religiosi e sulla popolazione. Con il suo saggio Velayat-e Faqih, ha ispirato gli Hezbollah libanesi e altri movimenti in Nigeria e in Iraq.[3]