Russia ai Giochi della XXXI Olimpiade

Russia ai Giochi della XXXI Olimpiade
Rio de Janeiro 2016
Russia (bandiera)
Codice CIORUS
Comitato nazionaleОлимпийский комитет России
Atleti partecipanti282 in 25 discipline
Di cui uomini/donne141 Uomini - 141 Donne
PortabandieraSergey Tetyukhin
Medagliere
Posizione Medaglie d'oro vinte Medaglie d'argento vinte Medaglie di bronzo vinte Medaglie complessive vinte
19 17 20 56
Cronologia olimpica (sommario)
Giochi olimpici estivi

1896 · 1900 · 1904 · 1908 · 1912 · 1920-1992 · 1996 · 2000 · 2004 · 2008 · 2012 · 2016

Giochi olimpici invernali

1994 · 1998 · 2002 · 2006 · 2010 · 2014

Altre apparizioni
Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica (1952–1988)
Squadra Unificata (bandiera) Squadra Unificata (1992)
Atleti Olimpici dalla Russia (bandiera) Atleti Olimpici dalla Russia (2018)
ROC (bandiera) ROC (2020)
ROC (bandiera) ROC (2022)
Atleti Individuali Neutrali (bandiera) AIN (2024)
Voce principale: Russia ai Giochi olimpici.

La Russia ha partecipato ai Giochi della XXXI Olimpiade, che si sono svolti a Rio de Janeiro, Brasile, dal 5 al 21 agosto 2016.

Il 18 luglio 2016, un'indagine indipendente, commissionata dall'Agenzia mondiale antidoping (WADA)[1][2], ha concluso che è stato dimostrato "oltre ogni ragionevole dubbio" come l'Agenzia antidoping russa (RUSADA), il Ministero dello sport, il Servizio di sicurezza federale (FSB) e il Centro di preparazione sportiva delle squadre nazionali russe "hanno operato per la protezione degli atleti russi dopati" all'interno di un "sistema di sicurezza" diretto dallo Stato, "usando" il "the disappearing positive [test] methodology", un sistema segreto di somministrazione di sostanze dopanti agli atleti con copertura dei risultati del laboratorio antidoping, messo in atto con la collaborazione di RUSADA e di diverse infrastrutture federali russe, sotto il controllo del Ministero dello sport. Secondo il Rapporto McLaren, il sistema del doping di Stato ha funzionato quantomeno dal 2011 al 2015 ed è stato utilizzato su 643 campioni positivi, un numero che gli autori del rapporto hanno stimato come minimo, a causa dell'accesso limitato ai documenti russi.[3][4]

Sulla base di questi risultati, il Comitato Olimpico Internazionale ha convocato una riunione di emergenza per prendere in considerazione la possibilità di vietare alla Russia la partecipazione alle Olimpiadi. Il 24 luglio, il CIO, disattendo la raccomandazione della WADA di escludere la Russia, ha deciso di delegare alle singole federazioni sportive ogni decisione in merito alla partecipazione degli atleti russi, con l'indicazione di ammettere solo quelli in grado di dimostrare la loro estraneità al doping nel periodo antecedente i Giochi.[5]

A seguito del provvedimento, solo 271 dei 389 atleti candidati sono risultati qualificabili. Sono quindi stati esclusi 118 atleti.[6][7]

  1. ^ Rebecca R. Ruiz, Russia May Face Olympics Ban as Doping Scheme Is Confirmed, in The New York Times, 18 luglio 2016. URL consultato il 6 agosto 2016.
  2. ^ La Russia imbrogliò alle Olimpiadi di Sochi, su Il Post, 18 luglio 2016. URL consultato il 6 agosto 2016.
  3. ^ (EN) Rebecca R. Ruiz, Russia May Face Olympics Ban as Doping Scheme Is Confirmed, in The New York Times, 18 luglio 2016. URL consultato il 6 novembre 2019.
  4. ^ (EN) Sean Ingle, Russia doping scandal: five things we learned from Wada’s report, in The Guardian, 18 luglio 2016. URL consultato il 6 novembre 2019.
  5. ^ (EN) Rio ready to go as Executive Board concludes meeting, su International Olympic Committee, 25 gennaio 2017. URL consultato il 6 novembre 2019.
  6. ^ Rio 2016 Olympics: Russians 'have cleanest team' as 271 athletes cleared to compete, su bbc.in. URL consultato il 6 agosto 2016.
  7. ^ Eoghan Macguire and Steve Almasy CNN, 271 Russian athletes cleared for Rio Games, su CNN. URL consultato il 6 agosto 2016.

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