I Saci (in persiano antico 𐎿𐎣𐎠, Sakā; in sanscrito शक, Śaka; in greco antico: Σάκαι?, Sákai; in latino Sacae; in cinese 塞S, SāiP) erano un antico gruppo di popolazioni, per lo più nomadi, della Siberia e dell'Asia Centrale, generalmente considerati il ramo orientale degli Sciti, e quindi di stirpe iranica. Ai Saci vengono generalmente associati i Sogdiani, i Massageti, gli Issedoni, i Sacarauli, gli Ashguzai e gli Indo-sciti (Saci migrati nel subcontinente indiano).
I Saci erano strettamente imparentati con gli Sciti europei, entrambi i gruppi derivavano dalla precedente cultura di Andronovo, e la lingua dei Saci faceva parte delle lingue scitiche.[1] Di norma, il nome "Saka" è usato specificamente per gli antichi nomadi delle steppe orientali, mentre "Scita" è usato per quelli che vivevano nelle steppe occidentali.[2] Invece i Cimmeri, che sono stati spesso descritti dai contemporanei come culturalmente sciti, potrebbero essere stati etnicamente differenti dagli Sciti propriamente detti, con i quali i Saci erano imparentati.[3]