Salah al-Din al-Bitar | |
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Primo ministro della Siria | |
Durata mandato | 9 marzo 1963 – 11 novembre 1963 |
Presidente | Amin al-Hafiz |
Predecessore | Khalid al-Azm |
Successore | Amin al-Hafiz |
Durata mandato | 13 maggio 1964 – 3 ottobre 1964 |
Presidente | Amin al-Hafiz |
Predecessore | Amin al-Hafiz |
Successore | Amin al-Hafiz |
Durata mandato | 1º gennaio 1966 – 23 febbraio 1966 |
Presidente | Amin al-Hafiz |
Predecessore | Yusuf Zuayyin |
Successore | Yusuf Zuayyin |
Ministro degli affari esteri della Siria | |
Durata mandato | giugno 1956 – 22 febbraio 1958 |
Capo del governo | Shukri al-Quwwatli |
Predecessore | Said al-Ghazzi |
Successore | Mahmoud Fawzi (Repubblica Araba Unita) |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Ba'th (fazione siriana) |
Ṣalāḥ al-Dīn al-Bīṭār (in arabo صلاح الدين البيطار?, Ṣalāḥ al-Dīn al-Bīṭār; Damasco, 1º gennaio 1912 – Parigi, 21 luglio 1980) è stato un politico siriano. Fu uno dei due fondatori del partito Baʿth, che rappresentò nel secondo dopoguerra una delle forme più diffuse e organizzate del nazionalismo arabo.
Politico siriano e nazionalista arabo, fu fondatore insieme a Michel Aflaq del partito politico Baʿth, dopo aver lavorato nel corso dei loro studi a Parigi all'inizio degli anni trenta alla definizione programmatica di un'ideologia panaraba che combinasse allo stesso tempo alcuni aspetti del nazionalismo arabo con quelli del socialismo arabo.
Al-Bīṭār è stato primo ministro di vari governi siriani, ma fu costretto all'esilio nel 1966 a seguito della forte radicalizzazione dello scontro all'interno del partito che aveva fondato con ʿAflaq e dell'assunzione dei poteri da parte della cosiddetta "ala militare" che faceva allora capo al generale Salah Jadid.
Visse il resto della sua vita in Europa e rimase politicamente attivo fino al suo assassinio il 21 luglio del 1980.