Salāma Mūsā (in arabo: سلامه موسى, IPA: [sæˈlæːmæ ˈmuːsæ]; Zagazig, 4 febbraio 1887 – Il Cairo, 4 agosto 1958) è stato un giornalista e riformatore egiziano.
Nato a Zagazig, nel governatorato di Sharqiyya, da una famiglia copta, Salāma Mūsā era noto per il suo interesse riguardante la scienze e la cultura, così come per la sua ferma convinzione nel socialismo e che l'intelletto umano fosse garanzia di progresso e prosperità.
Nel 1908 viaggiò in Europa dove studiò letteratura, filosofia, scienze sociali e naturali.
Salāma Mūsā apparteneva a un gruppo di intellettuali che riconoscevano con vigore la necessità della semplificazione della lingua araba classica e della sua grammatica, nonché del riconoscimento dell'arabo egiziano come moderna lingua egiziana: tesi tutte che infiammarono le critiche dei suoi oppositori. L'arabo letterario era rimasto inalterato per generazioni ma la maggioranza del popolo era analfabeta, spingendo così Salāma Mūsā e altri scrittori a scrivere in volgare. La semplificazione e la modernizzazione del linguaggio in Egitto rimane tuttora in discussione. I lavori di Salāma Mūsā continuano ancor oggi ad essere richiesti, anche più di prima.
Il connazionale e vincitore del Premio Nobel Naǧīb Maḥfūẓ fu profondamente influenzato dalla fede nella scienza e negli ideali socialisti di Salāma Mūsā, che una volta disse a proposito dei saggi di Maḥfūẓ: "Tu hai molto talento, ma i tuoi saggi non sono buoni". Dopo questo giudizio, Maḥfūẓ racconta di aver trattato i suoi temi con più attenzione.
Salāma Mūsā si ammalò gravemente e morì il 4 agosto 1958.