Salerno Capitale è una dicitura colloquiale ed enfatica che si riferisce al periodo di cinque mesi dall'11 febbraio al 15 luglio 1944, in cui, durante la seconda guerra mondiale, Salerno fu sede provvisoria del governo italiano[1]. La città, come prima Brindisi, fu sede dell'esecutivo ma non fu mai proclamata capitale costituzionale, che restò quindi formalmente sempre Roma. Salerno fu sede di tre gabinetti: il Governo Badoglio I, il Governo Badoglio II ed il Governo Bonomi II[2].