Back قصعين الكهان Arabic قصعين الكهان ARZ Salvia divinorum AST Salvia divinorum Azerbaijani Шалфей вешчуноў Byelorussian Salvia divinorum Bulgarian Salvia divinorum Catalan Salvia divinorum CEB Šalvěj divotvorná Czech Salvia divinorum Danish

Salvia divinorum

Alcuni dei contenuti riportati potrebbero generare situazioni di pericolo o danni. Le informazioni hanno solo fine illustrativo, non esortativo né didattico. L'uso di Wikipedia è a proprio rischio: leggi le avvertenze.
Salvia divinorum
Salvia divinorum
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi I
OrdineLamiales
FamigliaLamiaceae
SottofamigliaNepetoideae
TribùMentheae
SottotribùSalviinae
GenereSalvia
SpecieS. divinorum
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
OrdineLamiales
FamigliaLamiaceae
GenereSalvia
SpecieS. divinorum
Nomenclatura binomiale
Salvia divinorum
Epling & Játiva, 1962

Salvia divinorum Epling & Játiva (nota anche come Maria Pastora, Ska Maria Pastora) è una pianta psicoattiva allucinogena della famiglia delle Lamiacee.[1]

È una pianta diffusa in natura quasi solo in Messico, nella zona della Sierra Madre Mazateca. La riproduzione avviene quasi esclusivamente tramite talea, i semi vengono prodotti molto raramente dalla pianta (e raramente germinano) la quale risulta essere arrivata in Europa tramite i cloni donati nel 1962 da una curandera Mazateca a R. Gordon Wasson e Albert Hofmann.

Ne è attestato, da tempo immemorabile, l'uso rituale da parte degli indios Mazatechi della regione di Oaxaca (Messico), in riti religiosi di divinazione e cura.[2]

  1. ^ (EN) Salvia divinorum Epling & Játiva | Plants of the World Online | Kew Science, su Plants of the World Online. URL consultato il 1º novembre 2024.
  2. ^ L. J. Valdés, J. L. Díaz e A. G. Paul, Ethnopharmacology of ska María Pastora (Salvia divinorum, Epling and Játiva-M.), in Journal of Ethnopharmacology, vol. 7, n. 3, 1983-05, pp. 287–312, DOI:10.1016/0378-8741(83)90004-1. URL consultato l'8 novembre 2023.

Developed by StudentB